Concetti Chiave
- Il secondo triumvirato nacque grazie alla legge Titia nel 43 a.C. e fu una magistratura ufficiale dello Stato, a differenza del primo triumvirato che era un'alleanza privata.
- I triumviri avevano poteri straordinari per cinque anni, fino al 38 a.C., e gestivano le leggi, i magistrati, le decisioni di pace e guerra, e la coniazione delle monete.
- Essi eliminarono gli avversari politici tramite il sistema delle proscrizioni, con Ottaviano noto per la sua crudeltà, e Antonio responsabile della morte di Cicerone.
- Le province furono divise tra i triumviri: Lepido ricevette la Spagna e la Gallia Narbonese, Antonio la Gallia Transalpina e Cisalpina, e Ottaviano l'Africa e la Sicilia.
- Nonostante la divisione delle province, la Sicilia rimase sotto il controllo di Sesto Pompeo, sfidando così l'autorità dei triumviri.
La nascita del secondo triumvirato
La volontà dei tre uomini si affermò grazi alla legge Titia, votata dai comizi centuriati il 26 novembre de 43 a.C., con cui nacque il secondo triumvirato. Tuttavia, a differenza del primo che era stato un'alleanza privata fra Cesare, Crasso e Pompeo, quest'accordo fu una vera e propria magistratura dello Stato, concepita per sostituire le istituzioni repubblicane.
I poteri straordinari avrebbero dovuto scadere il 31 dicembre del 38 a.C., dopo cinque anni utili a riorganizzare Roma sotto il loro potere. Essi promulgavano le leggi, nominavano i magistrati, giudicavano senza appello, decidevano della pace e della guerra, assegnavano terre, fecero coniare le monete con la loro immagine.Il sistema delle proscrizioni
Iniziarono presto ad eliminare gli avversari politici, prima a caso e poi con il famigerato sistema delle proscrizioni: Ottaviano si distinse per crudeltà e per accanimento, anche se avrebbe voluto salvare Cicerone per l’amicizia stabilita con lui l’estate precedente. Tuttavia Antonio lo fece inserire nelle liste e così fu ucciso da un centurione su un viale che dalla sua villa di Gaeta conduceva al mare, dove si stava dirigendo per lasciare l’Italia su una nave.
Divisione delle province
I triumviri si spartirono anche le province: a Lepido spettarono la Spagna e la Gallia Narborense, ad Antonio toccarono la Gallia Transalpina e Cisalpina, ad Ottaviano l’Africa e la Sicilia, che però rimasero sotto il controllo di Sesto Pompeo.