Concetti Chiave
- Il Secondo Triumvirato fu un accordo ufficiale tra Marco Antonio, Ottaviano Augusto e Marco Emilio Lepido, riconosciuto formalmente dal Senato tramite la legge Titia.
- Il triumvirato prevedeva la divisione delle province: Ottaviano governava le province occidentali, Marco Antonio quelle orientali e Lepido l'Africa.
- Furono redatte nuove liste di proscrizione contro gli oppositori di Cesare, portando alla confisca dei beni e all'uccisione di molti senatori ed equestri, incluso Cicerone.
- Cicerone, dopo la morte di Cesare, cercò di ricostituire un partito senatorio con l'appoggio di Ottaviano, opponendosi a Marco Antonio.
- Le orazioni Filippiche di Cicerone furono dirette contro Marco Antonio, consolidato leader dei popolari, in un contesto di scontro politico acceso.
i protagonisti della nostra vicenda sono Marco Antonio, Ottaviano Augusto e Marco Emilio Lepido e le coordinate temporali coprono il periodo fra il 26 novembre del 43 e il 31 dicembre 38 a.C. per poi prolungarsi di altri cinque anni. Dopo un colloquio privato nacque un accordo a tre della durata di cinque anni, Si trattava del Secondo Triumvirato che ebbe un carattere ufficiale a differenza del primo, infatti fu formalmente riconosciuto dal Senato con la legge Titia ( con la quale venne creata una nuova magistratura dei triumviri rei publicae constituendae consulari potestate ovvero dei triumviri per la costituzione dello stato con potere consolare).
Divisione dei poteri
Il patto prevedeva che Ottaviano rimanesse a Roma e governasse le province occidentali, Marco Antonio quelle orientali e Lepido l'Africa.
Le liste di proscrizione
Furono anche redatte delle nuove liste di proscrizione contro gli oppositori di Cesare che portarono alla confisca dei beni all'uccisione di un gran numero di senatori ed equestri, tra cui Cicerone. In effetti, dopo la morte di Cesare, Cicerone aveva assunto un ruolo di primo piano. Il suo obiettivo politico era chiaro: contando sull'appoggio di Ottaviano, intendeva ricostituire un partito senatorio. Sul versante opposto stava Antonio, nel frattempo diventato il leader dei popolari: e contro di lui Cicerone si scagliò con forza, pronunciando alcune delle sue orazioni più violente, le Filippiche.