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Concetti Chiave

  • Nerva, scelto dal senato, adottò Traiano per garantire una successione pacifica e consolidare il potere imperiale.
  • Traiano espanse l'impero conquistando i Daci e sviluppò l'economia romana, celebrando le sue vittorie con opere come la Colonna Traiana.
  • Adriano consolidò i confini dell'impero, visitò molte province e realizzò importanti opere pubbliche come Villa Adriana e Castel Sant'Angelo.
  • Antonino Pio, di carattere mite, si concentrò sul rafforzamento dei confini e sulla stabilità finanziaria dell'impero.
  • Marco Aurelio e Lucio Vero co-regnarono in armonia, affrontando campagne militari contro i Parti e le invasioni barbariche, sebbene Marco Aurelio avesse un ruolo preminente.

Indice

  1. Nerva e la transizione imperiale
  2. Traiano e l'espansione dell'impero
  3. Adriano e la stabilizzazione dei confini
  4. Antonino Pio e la stabilità interna
  5. Marco Aurelio e Lucio Vero
  6. Commodo e il declino

Nerva e la transizione imperiale

NERVA: Dopo la morte di Domiziano, fu il il senato a nominare il successore; esso fu il senatore Cocceo Nerva. Quando fu designato era già molto vecchio, e quindi la sua fu una scelta di transizione. Esso ridistribuì al senato alcuni dei vecchi poteri, alleggerì le imposte e beneficò il popolo con distribuzioni del grano.

Per una successione più pacifica, Nerva adottò poi un figlio che sarebbe poi stato predestinato erede al trono. Il suo adottato fu Marco Ulpio Traiano, senatore di Spagna, abile generale di guerra e che in quel momento però faceva da governatore in Germania.

Traiano e l'espansione dell'impero

TRAIANO: Traiano fu il primo di una serie di imperatori denominati adottivi perchè essi venivano eletti imperatori senza essere figli di sangue ma bensi adottati, per cosi garantira la scelta migliore. Prima di tornare a roma rimase ancora un anno in Germania per consolidare i confini sul Reno e sul Danubio, questo separava Roma dai bellicosi Daci (abitavano nell'odierna Romania), essi furono poi conquistati e l'impero potè usufruire delle miniere della regione. Questa vittoria fu celebrata con la Colonna Traiana a Roma. Tornato quindi a Roma Traiano favorì lo sviluppo economico, aiutò i piccoli proprietari con prestiti a basso interesse e diede costanti aiuti ai poveri. Fece anche costruire un nuovo foro (il Foro di Traiano) che conteneva due biblioteche e i Mercati. Nei suoi ultimi anni combatte contro i Parti e, raggiungendo il Golfo Persico, fece raggiungere all'impero la massima espazione; perseguitò in fine i cristiani che esso riteneva pericolosi per la stabilità dell'impero.

Adriano e la stabilizzazione dei confini

ADRIANO: A Traiano successe Adriano, cugino di lui, che aveva nominato sul letto di morte. Adriano era una persona molto colta e visitò tutti i paesi del suo impero. Sotto il suo regno si sviluppò molto l'edilizia pubblica e privata, ne è uno straordinario esempio la villa che fece costruire a Tivoli: Villa Adriana, all'interno della quale fece raffigurare edifici e statue che lui vide durante i suoi numerosi viaggi. A Roma, fece erigere un grande monumento funebre, Castel Sant'Angelo, anche se ora ha un utilizzo diverso, e poi fece ricostruire il Phanteon con l'attuale cupola. In Palestina sedò un'altra rivolta e provocò così la definitiva diaspora. Adriano non continuò poi la politica espansionistica del cugino Traiano, ma bensì pensò a consolidare i confini, come ad esempio l'imponente muro di confine in Inghilterra il Vallum Hadriani.

Antonino Pio e la stabilità interna

ANTONINO PIO: Tito Aurelio Fulvo Boioni Antonino, detto Antonino Pio, era originario della Gallia. Era di carattere mite e si limitò solo a rafforzare i confini e a sedare alcune rivolte in Egitto e Dacia. Rafforzò il ruolo dell'Italia all'interno dell'impero e migliorò lo stato delle finanze.

Marco Aurelio e Lucio Vero

MARCO AURELIO e LUCIO VERO: Antonio Pio adottò come eredi Marco Aurelio e Lucio Vero, ma stabilì alla fine che il potere imperiale andasse al primo. Pero Aurelio volle che Vero fosse riconosciuto come suo collega e gli diede anche in sposa sua figlia. Per la prima volta due imperatori regnarono cordialmente insieme anche se Marco Aurelio aveva giustamente più potere. Esso amava gli studi filosofici, ma si dedico soprattutto all'attività di comandante. Insieme a Lucio Vero condusse una campagna contro i Parti che avevano occupato la Siria e l'Armenia. Mentre infuriava la peste fronteggiò l'invasione dei Marcomanni e dei Quadi (due popoli germanici) dove però morì Lucio. Marco Aurelio li batté, ma poi morì di peste in un altra campagna presso Vienna. A questo grande imperatore gli fu rimproverato un solo errore, nominare come suo successore il figlio Commodo.

Commodo e il declino

COMMODO: Quando Marco Aurelio morì, Commodo era appena 19enne. Esso era inesperto, corrotto, con manie di grandezza e cercava di tenere buono il popolo con spettacoli e distribuzioni di grano mentre i barbari premevano ai confini. Amava combattere con fiere e gladiatori, resi naturalmente innocui, e si proclamava l'Eracle di Roma. Cadde ben presto nelle mani di un gruppo di avventurieri che lo uccisero.

Domande da interrogazione

  1. Chi fu il primo imperatore adottivo e quali furono le sue principali azioni?
  2. Il primo imperatore adottivo fu Traiano, che consolidò i confini dell'impero, conquistò i Daci, favorì lo sviluppo economico e perseguitò i cristiani.

  3. Quali furono le principali opere di Adriano durante il suo regno?
  4. Adriano sviluppò l'edilizia pubblica e privata, costruì Villa Adriana e Castel Sant'Angelo, ricostruì il Pantheon e consolidò i confini con il Vallum Hadriani.

  5. Come si distinse Antonino Pio durante il suo impero?
  6. Antonino Pio rafforzò i confini, sedò rivolte in Egitto e Dacia, migliorò le finanze e rafforzò il ruolo dell'Italia nell'impero.

  7. Quali furono le sfide affrontate da Marco Aurelio e Lucio Vero?
  8. Marco Aurelio e Lucio Vero affrontarono una campagna contro i Parti, la peste e l'invasione dei Marcomanni e dei Quadi.

  9. Quali furono le caratteristiche e il destino di Commodo come imperatore?
  10. Commodo era inesperto e corrotto, cercava di placare il popolo con spettacoli e grano, ma fu ucciso da un gruppo di avventurieri.

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