Concetti Chiave
- La lex de imperio Vespasiani formalizzò le prerogative dell'imperatore Vespasiano, instaurando un regime di potere assoluto.
- Vespasiano risanò le finanze pubbliche mediante il contenimento delle spese e il recupero di terreni pubblici occupati illegalmente.
- Tito, noto come "delizia del genere umano", si distinse per aver anteposto gli interessi dello Stato ai suoi sentimenti personali.
- Durante l'eruzione del Vesuvio, Tito si impegnò nei soccorsi, guadagnandosi l'ammirazione per la sua prontezza e compassione.
- Tito promosse politiche interne benefiche, migliorando la vita dei cittadini e rafforzando il legame con il popolo romano attraverso opere pubbliche e beneficenza.
Indice
- Lex de imperio Vespasiani
- Risanamento delle finanze pubbliche
- Fondazione della dinastia Flavia
- Tito, imperatore soprannominato delizia del genere umano
- Scelta dello Stato sopra sentimenti personali
- Soccorso durante l'eruzione del Vesuvio
- Plinio il Vecchio e la sua morte
- Politica estera e conquiste
- Politiche interne e beneficenza
Lex de imperio Vespasiani
La lex de imperio Vespasiani, che conosciamo in modo frammentario conferita dai Comizi Curiati, stabiliva e formalizzava le prerogative dell’imperatore nei termini di un regime assoluto.Risanamento delle finanze pubbliche
Di Vespasiano si ricorda anche il risanamento delle finanze pubbliche, il contenimento delle spese e il recupero di terreni pubblici illegalmente occupati da privati: in quest’azione si colloca anche il terreno occupato dalla domus aurea, che pure non era privato.Fondazione della dinastia Flavia
In molti casi i terreni recuperati furono venduti al miglior offerente; Vespasiano fondò la dinastia Flavia perché gli successero i due figli Tito e Domiziano.Tito, imperatore soprannominato delizia del genere umano
Il primo, Tito (79-81 d.C.), è passato alla storia come deliciae humani generis (delizia del genere umano) per una serie di azioni che valsero questo soprannome: anzitutto egli divenne un modello di imperatore che, diversamente da quanto avevano fatto Cesare ed Antonio, sapeva anteporre le esigenze dell’impero ai propri sentimenti.Cooperazione con il padre e reprimere la rivolta giudaica
Egli aveva cooperato insieme al padre, eletto dalle legioni in Giudea, a reprimere la rivolta giudaica (una delle tante rivolte che avevano sconvolto la Palestina dal 66 al 70).
Scelta dello Stato sopra sentimenti personali
In una occasione si era innamorato di Berenice, una principessa giudaica bella e colta come Cleopatra, ma Tito antepose ai suoi sentimenti gli interessi dello Stato e non sposò la donna che amava.Soccorso durante l'eruzione del Vesuvio
Il secondo atto che gli valse questo soprannome fu il modo in cui riuscì ad impegnarsi nel soccorrere le popolazioni colpite dalla catastrofica eruzione del Vesuvio, nel 79 d.C., che provocò la morte di tanti cittadini di Pompei ed Ercolano, seppelliti dalla coltre di lapilli, cenere e lava che si sprigionò dal Vesuvio. Questa ci permise di scoprire moltissime cose sulla vita quotidiana nell’impero romano.Plinio il Vecchio e la sua morte
Lo stesso Plinio il Vecchio, lo zio di Plinio il Giovane e comandante della flotta stanziata nel Miseno, incuriosito da questo prodigio in quanto scienziato non si allontanò con la fretta dovuta con la flotta e quindi morì anch’egli.Politica estera e conquiste
Durante il suo regno, Tito mantenne una politica estera attiva, consolidando le conquiste dell’impero romano e mantenendo la pace nelle province. Egli intraprese campagne militari contro i Daci in Mesia, ottenendo vittorie significative che portarono alla conquista di nuovi territori. Tito si impegnò anche nella gestione delle relazioni con altre potenze, mantenendo l'equilibrio politico nell'area del Mediterraneo e consolidando l'influenza romana. La sua abilità diplomatica contribuì alla stabilità dell'impero e alla promozione della pace tra le varie popolazioni. Inoltre, Tito promosse il rafforzamento delle frontiere dell'impero, migliorando le difese lungo i confini settentrionali e orientali, e respingendo le incursioni dei popoli barbari.Politiche interne e beneficenza
Inoltre, Tito si distinse per le sue politiche interne volte a migliorare la vita dei cittadini romani, promuovendo opere pubbliche e programmi di beneficenza. Queste iniziative contribuirono a rafforzare il legame tra l’imperatore e il popolo romano, consolidando così il suo governo e il suo status di delizia del genere umano. Il suo sostegno alle arti e alle scienze favorì lo sviluppo culturale dell'impero, incoraggiando artisti, letterati e filosofi a fiorire sotto il suo regno. Tito era anche noto per la sua generosità verso i bisognosi, distribuendo aiuti e provviste durante periodi di carestia e calamità, dimostrando così la sua compassione e la sua attenzione per il benessere del popolo romano.Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo della lex de imperio Vespasiani?
- Come Vespasiano contribuì al risanamento delle finanze pubbliche?
- Perché Tito è conosciuto come "delizia del genere umano"?
- Quali furono le principali conquiste di Tito in politica estera?
- In che modo Tito migliorò la vita dei cittadini romani?
La lex de imperio Vespasiani formalizzava le prerogative dell'imperatore, stabilendo un regime assoluto.
Vespasiano risanò le finanze pubbliche contenendo le spese e recuperando terreni pubblici illegalmente occupati.
Tito è soprannominato "delizia del genere umano" per le sue azioni esemplari, come anteporre gli interessi dello Stato ai propri sentimenti e soccorrere le vittime dell'eruzione del Vesuvio.
Tito consolidò le conquiste romane, mantenne la pace nelle province, e ottenne vittorie significative contro i Daci in Mesia.
Tito migliorò la vita dei cittadini promuovendo opere pubbliche, programmi di beneficenza, e sostenendo le arti e le scienze.