Concetti Chiave
- Il conflitto tra Atene e Sparta, noto come Guerra del Peloponneso, si svolse tra il 431 a.C. e il 404 a.C., durando 27 anni.
- La guerra fu causata dall'espansionismo ateniese e dalle tensioni ideologiche tra democrazia e oligarchia.
- La prima fase, detta "archidamica", vide invasioni spartane e una devastante peste ad Atene, culminando nella Pace di Nicia nel 421 a.C.
- La spedizione ateniese in Sicilia, guidata da Alcibiade, fu un disastro e segnò l'inizio della fase "deceleica" di declino ateniese.
- La guerra terminò con la sconfitta di Atene nel 404 a.C., provocando un regime oligarchico transitorio e un generale indebolimento della Grecia.
Indice
La guerra del Peloponneso
DOVE e QUANDO?
Inizio del conflitto
Il conflitto iniziò nella primavera del 431 a.C. e durò 27 anni fino al 404 a.C. Si svolse tra Atene e Sparta in Grecia.
CAUSE
Cause del conflitto
Il conflitto fu causato da cause prossime, ma la vera causa era l'egemonia: Sparta e alcune polis alleate si sentivano minacciate dall'espansionismo di Atene, erano preoccupati a tal punto da essere stati costretti alla guerra.
La guerra del Peloponneso fu anche un conflitto ideologico e politico fra democrazia e oligarchia a causa dei diversi regimi politici che si erano instaurati ad Atene e Sparta e nelle loro polis alleate.
SVOLGIMENTO:
Prima fase della guerra
La prima fase della guerra durò un decennio (dal 431 al 421 a.C.), fu chiamata anche guerra "archidamica" (prendeva il nome da Archidamo).
Gli Spartani e i loro alleati, puntando sulla propria superiorità terrestre, ogni estate invadevano l'Attica, la saccheggiavano e ne distruggevano i raccolti. Gli Ateniesi si ritiravano senza combattere all'interno delle Lunghe Mura che garantivano il collegamento della città col porto del Pireo, contando sulla propria flotta per i rifornimenti alimentari e cercando di sorprendere gli avversari con improvvisi attacchi via mare. Dopo il primo anno, l'eccessiva concentrazione della popolazione rifugiata ad Atene favorì la diffusione di un'epidemia di peste, che fece molte vittime, tra le quali anche Pericle, morto nel 429 a.C.
Ad Atene, con la scomparsa di Pericle, le tensioni della guerra resero più aspra la lotta politica tra aristocratici e democratici: i primi, capeggiati da Nicia, erano più inclini alla pace, mentre i secondi, capeggiati da Cleone, erano favorevoli alla guerra ed erano appoggiati dal demos. Dopo una decina di anni di scontri logoranti e senza sbocchi, nel 421 a.C. si giunse alla pace di Nicia, dal nome dell'aristocratico che firmò la pace.
Fase intermedia
La fase intermedia durò dal 421 al 413 a.C. ed ebbe come centro la Sicilia. La pace di Nicia, che sarebbe dovuta durare cinquanta anni, resse invece poco: le due potenze rivali non si fidavano l'una dell'altra e pertanto la reciproca restituzione dei territori occupati fu rispettata solo in minima parte. Le città che avevano spinto Sparta alla guerra erano rimaste insoddisfatte. Ad Atene sulla scena politica si affermarono altri personaggi di orientamento democratico, tra i quali emerse Alcibiade, nipote di Pericle. Egli guidò una spedizione catastrofica in Sicilia a Siracusa, città filospartana, che durò dal 415 al 413 a.C: solo pochi furono i superstiti.
Terza fase e crisi
La terza e ultima fase si chiamava "deceleica" (da Decelea) che durò dal 413 al 404 a.C. La profonda crisi causò il declino della democrazia ateniese, la quale fu rimpiazzata da un regime tirannico di gruppo che durò ben poco a causa di una ribellione che riportò il regime democratico nella città.
Conclusione:
Conclusione del conflitto
Nonostante alcune vittorie ateniesi, la sorte della guerra era già segnata: nel 405 a.C. il comandante Lisandro distrusse le flotte ateniesi a Egospotami, mentre gli Spartani assediavano Atene, ormai abbandonata dai suoi alleati. L'anno seguente, nel 404 a.C., Atene fu assediata.
PERSONAGGI IMPORTANTI:
Personaggi chiave
Archidamo: re di Sparta che invase l'Attica nel 431 a.c e che diede il nome alla prima fase della guerra;
Nicia: aristocratico ateniese che firmò la pace nel 421 a.C;
Alcibiade: nipote di Pericle e leader dei democratici sostenitori della guerra;
Lisandro: comandante spartano che guidò gli Spartani e distrusse la flotta ateniese nel 405 a.C.; nel 404 a.C. occupò Atene.
Conseguenze post-guerra
Conseguenze: Ad Atene si instaurò un regime oligarchico, ma successivamente fu ristabilita una democrazia moderata. La guerra del Peloponneso causò l'indebolimento della Grecia e l'inizio di guerre civili tra le polis.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della guerra del Peloponneso?
- Come si svolse la prima fase della guerra del Peloponneso?
- Quali furono le conseguenze della spedizione ateniese in Sicilia?
- Chi furono i personaggi chiave durante la guerra del Peloponneso?
- Quali furono le conseguenze della guerra del Peloponneso per la Grecia?
La guerra fu causata dall'egemonia e dall'espansionismo di Atene, che minacciava Sparta e le sue polis alleate, oltre a un conflitto ideologico tra democrazia e oligarchia.
La prima fase, chiamata guerra "archidamica", durò dal 431 al 421 a.C. e vide gli Spartani invadere l'Attica ogni estate, mentre gli Ateniesi si ritiravano dietro le Lunghe Mura e contavano sulla flotta per i rifornimenti.
La spedizione guidata da Alcibiade a Siracusa fu catastrofica, con pochi superstiti, e contribuì al declino della democrazia ateniese.
Tra i personaggi importanti ci furono Archidamo, Nicia, Alcibiade e Lisandro, ciascuno con un ruolo significativo nelle diverse fasi del conflitto.
La guerra indebolì la Grecia, portò a un regime oligarchico ad Atene, poi sostituito da una democrazia moderata, e innescò guerre civili tra le polis.