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Concetti Chiave

  • Durante il periodo di massimo splendore di Pompeo in Oriente, a Roma emergeva gradualmente la figura di Caio Giulio Cesare, destinato a diventare il suo antagonista.
  • Cesare, di nobili origini e legato ai populares, iniziò la sua carriera politica tardi, ma possedeva le qualità essenziali di un leader e stratega.
  • Cesare riconosceva la disgregazione irreversibile delle istituzioni repubblicane e credeva in un futuro basato su potere personale e forza militare.
  • Si alleò temporaneamente con Crasso, che cercava di ridimensionare l'influenza di Pompeo e aveva legami ambigui con figure come Lucio Sergio Catilina.
  • Nel 65 a.C., Cesare si distinse come edile, riabilitando la figura di Mario, suscitando grande emozione tra il popolo romano.

Indice

  1. L'ascesa di Cesare
  2. Intrighi politici a Roma
  3. Crasso e le sue manovre
  4. Il sospetto su Crasso
  5. Cesare e la statua di Mario

L'ascesa di Cesare

Mentre Pompeo raggiungeva in oriente il culmine della gloria, a Roma in una situazione politica tesa e gravida di rischi, si affermava lentamente il prestigio e la potenza del suo futuro antagonista, Caio Giulio Cesare. Nato nel 100 a.C. da famiglia patrizia antichissima ma imparentato con i populares Mario e Cinna, intraprese relativamente tardi la carriera politica, diventando edile nel 65 a.C. tuttavia possedeva le doti necessarie a un generale e un politico: cultura, energia inflessibile, eloquenza, padronanza di sé.

Intrighi politici a Roma

Consapevole che il processo di disgregazione della istituzioni repubblicane era irreversibile, era persuaso che il futuro appartenesse a un potere personale fondato sulla forza militare e sul più ampio possesso possibile. Perseguì tale fine con metodo, tenacia e intelligenza superiore, destreggiandosi fra intrighi e lotte di parte, stando a fianco ora degli uni, ora degli altri.

Crasso e le sue manovre

Così per qualche tempo si accostò a Crasso, il quale, geloso degli eccezionali poteri attribuiti a Pompeo, fin dal 67 a.C. aveva cercato di risuscitare il partito mariano in modi poco limpidi, prendendo come socio forse anche Lucio Sergio Catilina, un nobile decaduto dalla personalità affascinante, favorito delle signore di mondo e dei giovani eleganti.

Il sospetto su Crasso

L’anno dopo ci fu addirittura il sospetto che Crasso fosse l’ispiratore di una congiura progettata da parte dei consoli, uno del quali era il nipote di Silla. Ma presto il piano tramontò perché i consoli stessi furono destituiti a seguito della scoperta di brogli elettorali. Sempre all’opera di Crasso si dovette un senatoconsulto con cui si attribuì il governo della Spagna Citeriore a Pisone, uomo ostile a Pompeo che riteneva la Spagna una sorta di feudo personale. Del resto, poco dopo lo stesso Pisone fu assassinato e si sospettò che Pompeo ne fosse il mandante.

Cesare e la statua di Mario

Quanto a Cesare, non mancò di distinguersi nel 65 a.C. quando da edile volle fare erigere nuovamente la statua e i trofei di Mario, suscitando nel popolo grande emozione.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le qualità che resero Caio Giulio Cesare un politico e generale di successo?
  2. Cesare possedeva cultura, energia inflessibile, eloquenza e padronanza di sé, qualità che lo resero un politico e generale di successo.

  3. Qual era la visione politica di Cesare riguardo al futuro di Roma?
  4. Cesare era convinto che il futuro appartenesse a un potere personale fondato sulla forza militare e sul più ampio possesso possibile, dato il processo irreversibile di disgregazione delle istituzioni repubblicane.

  5. Quali furono le azioni di Cesare nel 65 a.C. che lo resero noto al popolo?
  6. Nel 65 a.C., Cesare si distinse come edile facendo erigere nuovamente la statua e i trofei di Mario, suscitando grande emozione nel popolo.

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