Concetti Chiave
- Il periodo di massima prosperità dei Fenici fu tra il 1000 e l'800 a.C., ma le città fenicie furono poi sottomesse da Assiri, Babilonesi e Persiani.
- I Fenici utilizzarono abilmente la diplomazia per mantenere una certa autonomia, sfruttando le rivalità tra grandi imperi come Assiri ed Egizi.
- Nonostante la sottomissione, le città fenicie riuscirono a preservare il loro commercio, essenziale anche per i grandi imperi.
- La rivalità con i Greci, iniziata dall'VIII secolo a.C., fu caratterizzata da continue guerre marittime per il controllo delle rotte commerciali.
- La sconfitta dei Persiani da parte dei Greci, culminata con la distruzione di Tiro da Alessandro Magno nel 332 a.C., segnò la fine dell'autonomia fenicia.
Indice
Il periodo prospero dei fenici
Il periodo più prospero della storia fenicia fu quello dal 1000 all’800 a.C circa.
Sottomissione e diplomazia fenicia
In seguito le città fenicie – autonome, indipendenti e pertanto troppo deboli e divise per offrire una valida resistenza a forze esterne – furono sottomesse ai grandi dell’epoca: dapprima l’impero degli Assiri (dall’VIII secolo a.C), poi quello dei Babilonesi e infine quello dei Persiani. Nei rapporti con i loro ben più potenti vicini i Fenici seppero destreggiarsi abilmente, approfittando delle rivalità tra questi (in particolare di quella tra Assiri ed Egizi) al fine di conservare la massima indipendenza possibile: versamenti di tributi, atti formali di sottomissione e matrimoni dinastici – in una parola tutte le risorse della diplomazia, più che quelle della guerra – furono i mezzi di cui i governanti fenici seppero abilmente servirsi a forme troppo dure di dominio straniero. D’altra parte, il libero sviluppo delle attività commerciali delle città fenicie costituiva un bene prezioso anche per i grandi imperi: per questo motivo i piccoli Stati fenici riuscirono sempre a godere di un certo grado di autonomia.
Espansione marittima e rivalità
Nella loro espansione marittima, i Fenici giunsero a scontrarsi con un altro popolo marinaro che aveva occupato le isole egee e aspirava al controllo delle rotte rotte commerciali: i Greci. La rivalità tra Fenici e Greci divenne un fatto costante a partire dall’VIII secolo a.C.: i due popoli si disputarono ovunque il controllo di mercati, rotte e materie prime, in una continua guerriglia marittima fatta di razzie, incursioni e pirateria, che talvolta dava luogo a grandi scontri navali.
Fine della civiltà fenicia
In funzione antigreca, i Fenici furono perciò i più perciò i più fedeli alleati dei Persiani, al cui fianco combatterono durante tutte le guerre. Il prevalere dei Greci sui Persiani, quindi, segnò inevitabilmente la fine dei Fenici: la presa e la distruzione completa di Tiro da parte di Alessandro Magno nel 332 a.C., dopo un feroce assedio durato un anno, sancì la scomparsa della civiltà fenicia come entità autonoma.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il periodo più prospero della storia fenicia?
- Come riuscirono i Fenici a mantenere un certo grado di autonomia nonostante le pressioni dei grandi imperi?
- Quale evento segnò la fine della civiltà fenicia come entità autonoma?
Il periodo più prospero della storia fenicia è stato dal 1000 all'800 a.C circa.
I Fenici utilizzarono la diplomazia, come versamenti di tributi e matrimoni dinastici, per destreggiarsi tra le rivalità dei grandi imperi e mantenere un certo grado di autonomia.
La presa e la distruzione di Tiro da parte di Alessandro Magno nel 332 a.C. segnò la fine della civiltà fenicia come entità autonoma.