Concetti Chiave
- I fenici si insediarono lungo la costa mediterranea, organizzati in città-stato autonome con economie basate su commercio e produzione specializzata.
- Utilizzando il murice, i fenici crearono la porpora, una preziosa tintura rossa, e svilupparono la produzione di vetro da sabbie silicee.
- Erano abili navigatori e mercanti, stabilendo empori lungo le coste e trasformando alcuni in colonie permanenti.
- Il loro alfabeto, composto da 22 consonanti, facilitava il commercio e successivamente influenzò l'alfabeto greco e occidentale.
- Le città-stato fenicie erano governate da re il cui potere era limitato dai sufeti, e la loro società venerava diverse divinità come Melqart e Astarte.
Indice
Insediamento e risorse dei fenici
I fenici si insediarono lungo la fascia costiera del Mediterraneo e vivevano organizzati in città-stato autonome. Il loro territorio era povero di risorse agricole, ma i fenici seppero sfruttare al meglio quel poco di cui disponevano. Infatti dal murice, un raro mollusco, ricavarono una sostanza di color rosso impiegata per la tintura dei tessuti: la porpora.
Dalle sabbie ricche di silicio, attraverso sofisticate tecniche di lavorazione, riuscirono a produrre vetro. Dagli alberi d’alto fusto ricavavano legname.Commercio e colonie fenicie
Queste prodotti erano richiesti in tutto il mondo e per esportarli bisognava navigare, si sviluppo quindi il commercio e di conseguenza i fenici divennero un popolo di grandi navigatori e mercanti. Nei luoghi più importanti situati lungo le coste, i fenici organizzarono empori, attrezzati con magazzini per il deposito di merci. Alcuni di questi empori, come quello in Sardegna, in Sicilia, in Spagna e nelle coste africane, con il tempo si trasformarono in colonie d’insediamento.
Rivalità e alleanze fenicie
I fenici dovettero affrontare la concorrenza dei greci, i quali si erano affermati anch’essi come potenza marittima e percorrevano le loro stesse rotte. Questa rivalità con i greci rafforzò l’alleanza dei fenici con i persiani.
Governo e religione fenicia
Ogni città-stato fenicia era retta da un re, che aveva potere politico, economico e religioso. Il suo potere era limitato dal Consiglio dei notabili, i sufeti.
I fenici veneravano numerose divinità. Le divinità più importanti furono Melqart, Astarte e Tanit.
Alfabeto e comunicazione fenicia
I fenici introdussero l’alfabeto che si componeva di 22 consonanti, mentre le vocali si ricavavano dal contesto. La scrittura fenicia nacque nei mercati e nei porti, dove era usata come strumento per facilitare gli scambi. Essa, era utilizzata dai mercanti e divenne un mezzo di comunicazione accessibile a tutti proprio grazie all’impiego dell’alfabeto, che ne facilitava l’apprendimento e l’uso. Poi i greci modificarono l’alfabeto e vi inserirono le vocali. Dalla terra dei fenici e alla Grecia l’alfabeto arrivò in occidente.
Domande da interrogazione
- Quali risorse naturali sfruttavano i fenici per il loro commercio?
- Come si organizzavano politicamente le città-stato fenicie?
- Qual è stato il contributo dei fenici alla scrittura?
I fenici sfruttavano il murice per la porpora, le sabbie ricche di silicio per il vetro e gli alberi d’alto fusto per il legname, prodotti molto richiesti nel commercio.
Ogni città-stato fenicia era retta da un re con potere politico, economico e religioso, limitato dal Consiglio dei notabili, i sufeti.
I fenici introdussero un alfabeto di 22 consonanti, usato nei mercati e porti per facilitare gli scambi, che divenne un mezzo di comunicazione accessibile e fu poi modificato dai greci con l'aggiunta delle vocali.