Concetti Chiave
- L'impero hittita si differenziava dal modello babilonese per la mancanza di un potere centralizzato e assoluto, con re scelti tra i guerrieri più coraggiosi.
- La mancanza di potere inappellabile causava gelosie interne e crisi, sfruttate dai Mitanni, ma gli Hittiti riconquistarono autonomia intorno al 1500 a.C.
- La successione ereditaria del titolo regale fu istituita per assicurare stabilità, sebbene il sovrano dovesse consultare l'assemblea dei nobili, il pankus.
- Sotto Shuppiluliuma, l'impero raggiunse il suo apice espandendosi fino alla Siria settentrionale e ai confini dell'Egitto.
- La battaglia di Kadesh nel 1284 a.C. si concluse in parità, portando a un accordo che stabiliva buone relazioni e riconosceva i diritti territoriali di ciascun sovrano.
Struttura del governo hittita
L'impero hittita si differenzia notevolmente dal modello centralizzato che caratterizza il governo babilonese. I sovrani, scelti dai capi delle grandi famiglie tra i guerrieri più coraggiosi, pur esercitando funzioni importanti, quali la guida dell'esercito, il controllo dei sacerdoti e l'amministrazione della giustizia, non godevano di un potere assoluto.
L'assenza di un potere inappellabile favorì gelosie e discordie interne, che portarono a una prima crisi del regno di cui approfittarono i Mitanni provenienti dall'Iran e insediatisi in Mesopotamia e in Anatolia. Intorno al 1500 a.C. gli Hittiti riconquistarono però la propria autonomia: si istituì allora la successione ereditaria del titolo regale, assicurando in tal modo una relativa stabilità al potere regio, il sovrano tuttavia, per le decisioni più importanti, era tenuto a consultare un'assemblea composta dai nobili guerrieri chiamata pankus.Espansione e conflitti
Il regno hittita raggiunse il massimo sviluppo con Shuppiluliuma (1380-1346 a.C.), che si impadronì di tutta la Siria settentrionale, spingendosi fino alle montagne del Libano e ai confini dell'Egitto. Meno di un secolo dopo infatti (1284 a. C) l'esercito hittita, guidato dal re Muwatalli, si scontrò Kadesh ( in Siria) con gli Egiziani guidati da Ramses II. La battaglia terminò in sostanziale parità e le due potenze e stipularono un accordo, finalizzato stabilire buoni rapporti tra i due popoli e al riconoscimento del diritto di ciascun sovrano di governare nei propri territori.