timothy.franceschi
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Concetti Chiave

  • Diocleziano introdusse la tetrarchia, dividendo l'impero in due parti governate da due Augusti e due Cesari, per prevenire le lotte di successione.
  • Le riforme amministrative di Diocleziano crearono un sistema di prefetture, diocesi e province, separando i poteri militari e civili per un controllo più diretto.
  • L'editto del 304 d.C. contro i Cristiani mirava a rafforzare il potere imperiale, portando a severe persecuzioni, specialmente nell'Oriente dell'impero.
  • Diocleziano divise l'esercito in forze di confine e mobili, ammettendo anche barbari per gestire le crescenti esigenze militari.
  • Con l'editto dei prezzi del 301 d.C., Diocleziano tentò di controllare l'economia imponendo prezzi massimi e tasse basate su censimenti e catasti, ma ciò portò al mercato nero.

Indice

  1. Le riforme di Diocleziano
  2. La tetrarchia e il governo
  3. Divisione dell'esercito e persecuzioni
  4. Riforme economiche e sociali

Le riforme di Diocleziano

Diocleziano attuò le principali riforme con lo scopo di arginare la crisi politica ed economica dell'impero romano. Diocleziano avevi origini umili, percorse una grande carriera militare e venne acclamato imperatore dalle sue legioni nel 284 d.C.

Rimase quindi imperatore fino al 305 d.C., quando abdicò per dedicarsi alla vita privata nel suo palazzo a Spalato.

La tetrarchia e il governo

Una delle riforme più importanti attuate da Diocleziano fu il dividere in due l'impero romano. Ogni parte era governata da due persone, un Augusto che doveva poi scegliere un Cesare. Una volta morto l'Augusto, il Cesare avrebbe preso il suo posto nominando un nuovo Cesare. Questa forma di governo viene chiamata tetrarchia, infatti erano in quattro a governare l'impero.

Grazie alla tetrarchia si eliminavano le lotte per la successione al trono.

Mentre l'Augusto esercitava direttamente il potere, il Cesare imparava a governare su una delle quattro prefetture dell'impero romano. Le quattro prefetture erano quelle dell'Oriente (Capitale: Nicomedia), dell'Illirico, Macedonia e Grecia (Capitale: Sirmio), quella di Italia e Africa (Capitale: Milano) e quella delle Gallie, Spagna e Britannia (Capitale: Treviri).

Le prefetture erano poi divise in tre diocesi governate ciascuna da un vicario (un rappresentante dell'imperatore). In questo modo si assicurava all'impero un controllo diretto.

Le diocesi erano a loro volta suddivise in Province (circa 100 in tutto) che erano le unità amministrative di base dell'impero. Per evitare che il potere militare e civile si mescolassero, Diocleziano affidò i due poteri a due organi diversi

Divisione dell'esercito e persecuzioni

Per rafforzare il potere assoluto dell'imperatore, venne emesso l'editto contro i Cristiani nel 304 d.C.

Con questo un'ondata di persecuzioni si abbatté contro i cristiani e fù particolarmente dura nella parte orientale dell'impero, che era sotto Diocleziano. I cristiani venivano perseguitati perché la loro religione non tollerava un dio al di fuori del loro e affermava che tutte le persone erano uguali; questo poteva danneggiare gravemente uno stato in cui la schiavitù era la norma e l'imperatore era visto come uno dei tanti dei.

Diocleziano inoltre divise l'esercito in due parti: l'esercito di confine e l'esercito mobile.

L'esercito di confine era costantemente stanziato lungo le frontiere, mentre l'esercito mobile (costituito sopratutto da fanti e cavalleria, quindi in grado di spostarsi velocemente) si recava nei punti di crisi in soccorso dell'esercito di confine.

Per sostenere questo tipo di esercito, che necessitava molti soldati, vennero ammessi nell'esercito anche i barbari.

Riforme economiche e sociali

Con l'editto dei prezzi (301 d.C.), si fissava un valore massimo al quale determinati beni o servizi potevano essere venduti, colpendo i trasgressori con pene severe.

Nacque così il mercato nero, i commercianti infatti nascondevano i prodotti per venderli a prezzo maggiorato.

Per assicurare un entrata di tributi costante, Diocleziano fece un censimento dell'intera popolazione dell'impero romano ed un catasto delle proprietà terriere. Grazie ai dati raccolti fissò due tipi di imposte: il capitatio e la iugatio.

Il capitatio era applicato ai redditi, mentre la iugatio era applicata alle proprietà terriere.

Introdusse inoltre la responsabilità collettiva, secondo la quale ogni pronvincia e villaggio dovevano versare una quota proporzionale alla loro popolazione.

Tutto ciò portò ad un maggior controllo da parte dello stato su ogni aspetto della vita dei cittadini. Servirono inoltre più funzionari per mantenere in vita il sistema, questo aumentò i costi.

Un'altra riforma di Diocleziano, prevedeva che il mestiere fosse ereditario. Questo significa che il figlio di un contadino è destinato solo ad essere un contadino, mentre il figlio di un soldato fosse destinato solamente a fare il soldato.

Questa decisione congelò l'economia romana, infatti non era più presente l'impegno da parte delle persone nella propria crescita economica, in quanto sapevano che in tutti i casi avrebbero svolto il mestiere del loro padre.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme attuate da Diocleziano per affrontare la crisi dell'impero romano?
  2. Diocleziano attuò diverse riforme, tra cui la divisione dell'impero in due parti con la tetrarchia, la riorganizzazione amministrativa in prefetture, diocesi e province, la persecuzione dei cristiani, la divisione dell'esercito in due parti, l'editto dei prezzi e la riforma del mestiere ereditario.

  3. In cosa consisteva la tetrarchia introdotta da Diocleziano?
  4. La tetrarchia era un sistema di governo in cui l'impero romano era diviso in due parti, ciascuna governata da un Augusto e un Cesare. Questo sistema mirava a eliminare le lotte per la successione al trono.

  5. Come venne riorganizzato l'esercito sotto Diocleziano?
  6. L'esercito fu diviso in due parti: l'esercito di confine, stanziato lungo le frontiere, e l'esercito mobile, composto principalmente da fanti e cavalleria, che si spostava rapidamente nei punti di crisi.

  7. Quali furono le conseguenze dell'editto dei prezzi del 301 d.C.?
  8. L'editto dei prezzi fissava un valore massimo per beni e servizi, ma portò alla nascita del mercato nero, poiché i commercianti nascondevano i prodotti per venderli a prezzi maggiorati.

  9. Qual era l'obiettivo della riforma del mestiere ereditario?
  10. La riforma del mestiere ereditario mirava a stabilizzare l'economia, ma congelò la crescita economica poiché le persone erano destinate a svolgere il mestiere dei loro genitori, riducendo l'impegno personale nella crescita economica.

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