Jack.lodi
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Concetti Chiave

  • Diocleziano introdusse la tetrarchia, dividendo il potere tra quattro leader per stabilizzare l'impero.
  • Riorganizzò l'impero in 12 diocesi e oltre 100 province, con un sistema di doppia magistratura per bilanciare il potere civile e militare.
  • Rafforzò l'esercito reclutando più di 500.000 uomini e creando truppe mobili e di frontiera per migliorare la difesa.
  • Implementò una riforma fiscale, introducendo il catasto e aumentando le tasse, limitando la mobilità sociale ed economica.
  • Effettuò una riforma monetaria con l'emissione di monete in oro e argento, che però furono accumulate e non spese, contribuendo all'inflazione e al mercato nero.

Diocleziano fa 4 importanti riforme:

  • Diocesi e province
  • Esercito
  • Riforma fiscale
  • Riforma monetaria

Indice

  1. L'ascesa di Diocleziano
  2. La tetrarchia e i suoi protagonisti
  3. La fine della tetrarchia
  4. Riorganizzazione dell'impero
  5. Riforma dell'esercito
  6. Riforma fiscale e impatto sociale
  7. Riforma monetaria e conseguenze

L'ascesa di Diocleziano

Diocleziano fu un imperatore che salì al potere nel 284 D.C., dopo due affiancò a se un altro imperatore, Massimiano, che governò la parte occidentale dell'impero, con sede a Mediolanum (Milano).

La tetrarchia e i suoi protagonisti

Nel 293 D.C., a questi due imperatori si affiancarono due "Cesari", ovvero Galerio, Cesare di Diocleziano, e Costanzo Cloro, Cesare di Massimiano.

Diocleziano nella tetrarchia (chiamata così la forma di potere dell'epoca, chiamata così perchè "potere dei 4") mantenne un ruolo preminente, guadagnò l'epiteto di Iovius (Giove), per questo imponeva la proskynesis (cioè un inchino all'imperatore preso dalla cultura greca); mentre Massimiano guadagnò l'epiteto di Herculius (Ercole), di meno importanza rispetto a "Iovius".

La fine della tetrarchia

La fine della tetrarchia si ebbe nel 305 D.C. quando i due Augusti abdicarono causando però una guerra civile, causando il fallimento della stessa tetrarchia.

Riorganizzazione dell'impero

Innanzitutto Diocleziano riorganizza l'impero in 12 Diocesi, dentro le quali ci sono le più di 100 province. A capo di ogni Diocesi ci sono 2 magistrati: 1 con il potere e controllo civile, l'altro con il potere e controllo militare; in questo modo nessuno aveva troppo potere, e questi magistrati erano classificati in una rigida struttura gerarchica.

Riforma dell'esercito

Riorganizza poi l'esercito aggiungendo ai confini dei soldati chiamati limitanei, e affiancando a loro altri soldati, i comitatensi, armati pesantemente che, nonostante la pesante, grossa e ingombrante armatura, potevano muoversi in un modo molto veloce da una parte all'altra dell'impero. Infine, recluta più di 500.000 uomini.

Riforma fiscale e impatto sociale

Per quanto riguarda il fisco, impose tasse sempre più alte ai cittadini, e creò il catasto, ovvero un reddito agricolo che varia in base all'estensione del terreno e al numero di persone che ci lavorano all'interno, infine i figli sono obbligati a fare lo stesso lavoro del padre, cosa che limita molto la popolazione in quanto, se in gravi condizioni economiche e sociali, con questa riforma non potevano migliorare la propria situazione, limitando per l'appunto la popolazione, soprattutto quella più in difficoltà; le quali, in molti casi ricorsero al baratto, una pratica antica che permetteva di commerciare senza l'uso del denaro.

Riforma monetaria e conseguenze

Infine Diocleziano effettua una Riforma monetaria per contrastare l'inflazione, sempre presente a causa del sempre minor potere d'acquisto del denaro poichè ne veniva prodotto sempre di più, fece coniare monete in oro e argento ma il problema è che tali monete furono tesorizzate, ovvero non vennero spese dai cittadini ma tenute e conservate per il loro valore, che grazie al loro materiale (oro e argento) era sempre fisso. Purtroppo con tutte queste riforme che andavano sempre di più a limitare le possibilità e a dare "fastidio" ai cittadini, si sviluppò sempre di più il mercato nero.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme attuate da Diocleziano durante il suo impero?
  2. Diocleziano attuò quattro importanti riforme: la riorganizzazione dell'impero in diocesi e province, la ristrutturazione dell'esercito, una riforma fiscale che imponeva tasse più alte e creava il catasto, e una riforma monetaria per contrastare l'inflazione.

  3. Come era strutturata la tetrarchia sotto Diocleziano e quali furono le conseguenze della sua fine?
  4. La tetrarchia era una forma di governo in cui il potere era diviso tra due imperatori, Diocleziano e Massimiano, e due Cesari, Galerio e Costanzo Cloro. Diocleziano manteneva un ruolo preminente. La fine della tetrarchia nel 305 D.C. portò a una guerra civile e al fallimento di questo sistema di governo.

  5. In che modo Diocleziano ha cercato di prevenire l'accumulo di troppo potere nelle mani di singoli individui?
  6. Diocleziano prevenne l'accumulo di troppo potere dividendo l'impero in 12 diocesi e oltre 100 province, ponendo a capo di ogni diocesi due magistrati con poteri separati, uno civile e l'altro militare, organizzati in una rigida struttura gerarchica.

  7. Quali furono gli effetti delle riforme fiscali e monetarie di Diocleziano sulla popolazione e sull'economia?
  8. Le riforme fiscali di Diocleziano, che includevano tasse più alte e il catasto, limitarono la mobilità sociale e economica, specialmente tra i più poveri, portando molti a ricorrere al baratto. La riforma monetaria, sebbene mirata a contrastare l'inflazione, portò alla tesaurizzazione delle monete in oro e argento e contribuì allo sviluppo del mercato nero.

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