Concetti Chiave
- Diocleziano venne acclamato imperatore nel 284 e attuò riforme per rafforzare il potere del sovrano e mantenere l'unità dello Stato.
- Riformò l'esercito riducendo i pretoriani e dividendo le truppe in limitanei e comitatenses, oltre a limitare la coscrizione obbligatoria.
- Nel 293, divise l'Impero Romano in Oriente e Occidente, creando la tetrarchia con un sistema di successione tra augusti e cesari.
- Implementò una riforma fiscale introducendo imposte sul reddito e sui terreni, e cercò di controllare l'inflazione tramite un calmiere dei prezzi.
- Nonostante le critiche contemporanee, le riforme di Diocleziano ebbero successo nel ripristinare l'unità dell'Impero Romano.
Indice
L'ascesa di Diocleziano
Alla morte di Probo, nel novembre 284, i soldati acclamarono imperatore Diocleziano, il quale:
- realizzò una serie di riforme;
- puntò per prima cosa a mantenere l'unità dello Stato, rafforzando il potere del sovrano;
- sfruttando una clausola della Lex de imperio di Vespasiano, promulgò leggi ed emise editti di propria iniziativa, senza la necessaria approvazione del Senato;
- aveva fatto carriera nell'esercito;
- riformò il sistema di arruolamento, limitando la coscrizione obbligatoria solo per figli dei soldati.
Riforme militari e amministrative
Il corpo dei pretoriani fu notevolmente ridotto; i prefetti del pretorio, invece, videro aumentare la propria influenza.
Le truppe furono divise in due parti:
- i limitanei, cioè le legioni di frontiera;
- i comitatenses, le truppe da combattimento.
Divisione dell'impero e tetrarchia
Diocleziano, convinto che un Impero vasto come quello di Roma non potesse essere governato da una sola capitale, nel 293 lo divise in due parti: l'Oriente e l'Occidente.
Questi a loro volta, furono divisi ciascuno in altre due parti, le prefetture.
Le prefetture comprendevano dodici diocesi, ciascuna governata da un vicario imperiale e comprendente più province.
Nasceva così la tetrarchia, in base alla quale alla morte di un augusto, sarebbe subentrato il corrispettivo cesare, che, a sua volta, avrebbe provveduto a nominare un proprio successore. Diocleziano assunse il titolo di augusto, che conferì anche a Massimiano.
Diocleziano era responsabile dell’Oriente, mentre Massimiano dell’Occidente. I due nominarono poi due cesari: Galerio e Costanzo Cloro.
Furono perciò scelte quattro differenti capitali: per l’Occidente Milano e Treviri e per l’Oriente Sirmio e Nicomedia.
Riforme fiscali e monetarie
Alle necessità finanziarie, Diocleziano provvide con un’attenta riforma fiscale, che consisteva nell'introduzione di due tipi di imposte:
- la capitatio, che si applicava sul reddito di ogni individuo;
- la jugatio, che colpiva i terreni in base alla loro estensione.
Diocleziano promulgò anche un calmiere dei prezzi, il cui obiettivo era quello di frenare il continuo aumento dei prezzi delle merci. Questo provvedimento, però, favorì il mercato nero.
Diocleziano provò anche ad attuare una riforma monetaria, coniando una nuova moneta: l’argenteus.
Giudizi sulle riforme
I giudizi dei contemporanei sulle riforme di Diocleziano furono negativi, tuttavia, indubbiamente egli riuscì a guidare l’Impero, ripristinandone l’unità.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme militari attuate da Diocleziano per mantenere l'unità dello Stato?
- In che modo Diocleziano riformò l'organizzazione territoriale dell'Impero Romano?
- Quali furono le misure adottate da Diocleziano per affrontare le necessità finanziarie dell'Impero?
Diocleziano rafforzò il potere del sovrano, ridusse il corpo dei pretoriani, aumentò l'influenza dei prefetti del pretorio, divise le truppe in limitanei e comitatenses, e riformò il sistema di arruolamento limitando la coscrizione obbligatoria ai soli figli dei soldati.
Diocleziano divise l'Impero in Oriente e Occidente, ciascuno ulteriormente suddiviso in prefetture, che comprendevano dodici diocesi governate da vicari imperiali. Questa struttura, nota come tetrarchia, prevedeva un sistema di successione tra augusti e cesari.
Diocleziano introdusse una riforma fiscale con due tipi di imposte, la capitatio sul reddito individuale e la jugatio sui terreni, promulgò un calmiere dei prezzi per controllare l'inflazione, e tentò una riforma monetaria con la coniazione dell'argenteus.