Concetti Chiave
- Il teatro greco raggiunse il suo apice nell'età di Pericle, con origini legate ai riti religiosi.
- Le rappresentazioni avvenivano in teatri semicircolari integrati nella natura, con gradinate sulle colline e il palco in basso.
- Solo uomini recitavano, utilizzando maschere e accompagnati da cori che commentavano le scene.
- Il teatro greco aveva anche una funzione educativa, oltre che di intrattenimento, riflettendo valori della polis.
- Le principali categorie teatrali erano tragedia e commedia, trattando temi storici e attuali rispettivamente.
Questo appunto di Storia Antica tratta dell'età dell'oro del teatro greco, vale a dire il quinto secolo a.C.
Indice
L'età dell'oro del teatro
Nell’età di Pericle il teatro visse la sua età dell’oro; le origini del teatro sono in realtà antichissime e connesse ai riti religiosi. Gli altri popoli dell’antichità che ebbero cantori e danzatori non conoscevano una forma così raffinata di espressione artistica come quella che conoscevano i Greci.
Struttura e partecipazione teatrale
Le rappresentazioni si tenevano all’interno di teatri a forma di semicerchio integrati nella natura, infatti sono situati lungo il fianco di una collina. Le pendici ospitavano le gradinate per gli spettatori, mentre il palco era situato in basso. Recitavano solo gli uomini, infatti se si doveva rappresentare una donna erano gli uomini stessi a rappresentarla, coprendosi il volto con delle maschere e la recitazioni erano accompagnate da un coro che a volte interveniva anche per commentare la scena.
Funzione educativa del teatro greco
Nel mondo greco le rappresentazioni teatrali non avevano solo una funzione di intrattenimento ma anche uno scopo educativo.Le due principali categorie erano tragedia e commedia:
Le commedie trattavano di argomenti attuali e spesso deridevano, anche se talvolta in modo sarcastico, le varie decisioni politiche adottate.
Le tragedie invece narravano di avvenimenti drammatici e altre volte invece avvenimenti storici come per esempio: i Persiani di Eschilo che narrava della guerra dei Greci contro il grande impero persiano.
Le rappresentazioni contribuivano a educare i cittadini, perché offrivano spunti di riflessione e ribadivano valori fondamentali della polis e anche per questo Pericle fece in modo che tutti potessero partecipare agli eventi, anche i più poveri.
La tragedia
La tragedia, che precedette la commedia, raggiunse il suo apice nell'Atene del quinto secolo a.C. Si tratta di poesia drammatica, ovvero un'opera in versi, con un metro vario. Ha una struttura rigorosa, senza atti, ma con l'alternanza di parti recitate dagli attori e parti cantate dal coro, spesso accompagnate dalla danza. Il linguaggio è solenne. Tutte le tragedie greche sopravvissute presentano temi mitologici, ad eccezione dei Persiani di Eschilo, che hanno un tema storico. Tutte presentano un problema angosciante per la comunità (un problema politico) rappresentato dal coro, che si risolve alla fine, ma porta con sé la rovina e la morte dell'eroe.I tre grandi tragediografi ateniesi del V secolo sono Eschilo, Sofocle ed Euripide, e rappresentano l'evoluzione del genere sotto diversi aspetti:
- verso una progressiva riduzione del ruolo del coro a favore degli attori;
- verso una progressiva razionalizzazione del mito.
La commedia
La commedia apparve ad Atene poco dopo la tragedia e, come quest'ultima, veniva rappresentata durante le feste in onore di Dioniso. Le commedie più antiche sopravvissute risalgono alla fine del V secolo a.C. La commedia, anch'essa scritta in versi, cerca di provocare il riso attraverso espedienti uditivi o visivi. La struttura è simile a quella della tragedia, sebbene venga introdotto un nuovo elemento: la parabasi, un discorso diretto del coro al pubblico che, rompendo la finzione scenica, si rivolge al pubblico per chiedere il suo favore.Si assiste anche a un'importante evoluzione in questo genere teatrale: è possibile distinguere tra
- Commedia antica;
- commedia di mezzo;
- commedia nuova.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza del teatro nell'età di Pericle?
- Come erano strutturati i teatri greci e chi partecipava alle rappresentazioni?
- Quali erano le principali differenze tra tragedia e commedia nel teatro greco?
- Chi erano i principali tragediografi del V secolo a.C. e quale fu la loro influenza?
- Come si è evoluta la commedia greca nel tempo?
Nell'età di Pericle, il teatro visse la sua età dell'oro, fungendo non solo da intrattenimento ma anche da strumento educativo, offrendo spunti di riflessione e ribadendo valori fondamentali della polis.
I teatri greci erano a forma di semicerchio, situati lungo il fianco di una collina, con gradinate per gli spettatori e un palco in basso. Solo uomini recitavano, usando maschere per rappresentare personaggi femminili, accompagnati da un coro.
La tragedia trattava temi drammatici e mitologici, con un linguaggio solenne e una struttura rigorosa, mentre la commedia, scritta in versi, mirava a provocare il riso e spesso trattava temi politici, evolvendosi in commedie di costume e mitologiche.
I principali tragediografi del V secolo a.C. erano Eschilo, Sofocle ed Euripide, che contribuirono all'evoluzione del genere, riducendo il ruolo del coro e razionalizzando il mito.
La commedia greca si è evoluta dalla commedia antica, con temi politici e personaggi realistici e fantastici, alla commedia di mezzo e nuova, che abbandonarono il coro e i temi politici per concentrarsi su intrighi amorosi e personaggi tipici.