Concetti Chiave
- Cartagine era un potente impero marittimo e commerciale, controllando vaste aree del Mediterraneo, tra cui Sicilia, Baleari, Sardegna e Corsica.
- La ricchezza di Cartagine derivava dal commercio monopolistico e dai diritti doganali imposti sulle rotte marittime, consolidando la sua posizione economica.
- Il governo cartaginese era oligarchico, dominato da poche famiglie aristocratiche, con istituzioni come i sufeti e il consiglio degli anziani che gestivano le decisioni politiche.
- La religione cartaginese era politeista, con divinità di origine siriaca e fenicia, e pratiche come i sacrifici umani che la resero tristemente famosa.
- L'esercito cartaginese era composto principalmente da mercenari, mentre la flotta, ben equipaggiata e costruita, era gestita da cittadini cartaginesi.
Indice
L'espansione di Cartagine
All’inizio del III secolo a.C, Cartagine era a capo di un grande Stato marittimo e commerciale sulle coste africane fra le attuali Libia e Algeria. Il suo dominio comprendeva anche la Sicilia, le isole Baleari e le coste della Spagna meridionale, la Sardegna occidentale e meridionale e le coste della Corsica.
La sua ricchezza era dovuta al monopolio del commercio e ai diritti doganali che imponeva sui trasporti marittimi, le navi erano autorizzate solo ad approdare al porto di cartagine, pena l’affondamento. Cartagine fu la più grande e la più ricca fra le città del Mediterraneo sino allo sviluppo di Alessandria d’Egitto. Accanto al ceto dei ricchi mercanti si formò il ceto dei ricchi proprietari terrieri; le grandi tenute agricole si specializzarono in prodotti di alta qualità destinati ai mercati. La razionale gestione dell’agricoltura fu usata anche dai romani che tradussero un trattato di agronomia cartaginese. Dopo la conquista della Sardegna, l’isola fu destinata al rifornimento di grano a Cartagine e furono distrutte le piantagioni di alberi da frutto.Struttura politica di Cartagine
Dal IV Secolo a.C. Cartagine aveva un ordinamento oligarchico e il potere era in mano a poche famiglie aristocratiche. Il governo era affidato a due magistrati civili detti sufeti (giudici) che restavano in carica un anno e convocavano le assemblee, elaboravano le leggi e dirigevano la politica estera. Le decisioni politiche erano prese dal consiglio degli anziani, composto da 300 membri, che nominava al suo interno un comitato ristretto di 30 membri. Il popolo era organizzato in associazioni professionali e l’assemblea popolare era convocata in caso di mancato accordo fra i sufeti e il senato. Poi vi era il consiglio dei quattrocento che aveva funzione giudiziaria e di controllo dei magistrati e capi militari. Questi venivano scelti fra famiglie aristocratiche, ma eletti dal popolo.
Religione e sacrifici umani
I Cartaginesi erano politeisti e veneravano divinità di origine siriaca e fenicia. I Cartaginesi divennero tristemente famosi per l’uso di fare sacrifici umani, in particolare di fanciulli.
Debolezze militari di Cartagine
L’organizzazione dell’esercito era un punto debole per Cartagine. All'inizio era costituito da milizie cittadine, poi si passò ad un esercito di mercenari, reclutati in tutte le regioni del Mediterraneo. Le truppe erano ben addestrate e temibili, sottoposte al comando di ufficiali cartaginesi, ma non avevano quella lealtà verso lo Stato e quel sentimento di interesse tipico degli eserciti cittadini. Espertissimi costruttori di navi, i Cartaginesi potevano contare su una flotta di prim'ordine e gli equipaggi delle navi erano composti di cittadini cartaginesi.
Domande da interrogazione
- Qual era l'estensione dell'impero cartaginese all'inizio del III secolo a.C.?
- Come era strutturato il governo di Cartagine nel IV secolo a.C.?
- Quali erano le caratteristiche principali dell'esercito cartaginese?
- Quali pratiche religiose erano comuni a Cartagine?
All'inizio del III secolo a.C., l'impero cartaginese si estendeva sulle coste africane tra le attuali Libia e Algeria, includendo anche la Sicilia, le isole Baleari, le coste della Spagna meridionale, la Sardegna occidentale e meridionale e le coste della Corsica.
Il governo di Cartagine nel IV secolo a.C. era oligarchico, con il potere in mano a poche famiglie aristocratiche. Era guidato da due magistrati civili chiamati sufeti, supportati da un consiglio degli anziani e un consiglio dei quattrocento con funzioni giudiziarie.
L'esercito cartaginese era composto principalmente da mercenari reclutati in tutto il Mediterraneo, ben addestrati ma privi di lealtà verso lo Stato. La flotta, invece, era di prim'ordine e gli equipaggi erano cittadini cartaginesi.
I Cartaginesi erano politeisti e veneravano divinità di origine siriaca e fenicia. Erano tristemente noti per i sacrifici umani, in particolare di fanciulli.