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Concetti Chiave

  • Il periodo tra '700 e '800 è caratterizzato da smarrimento, con la fine dell'Illuminismo e l'ascesa di Napoleone, che promette libertà ma porta alla Restaurazione.
  • Neoclassicismo e Preromanticismo emergono in letteratura, con Parini e Alfieri che rappresentano rispettivamente un approccio razionale e un'avanzata verso il romanticismo.
  • Il Neoclassicismo si ispira alla civiltà classica, cercando il bello ideale attraverso l'arte e la letteratura, influenzato dalla riscoperta di Ercolano e Pompei.
  • Il Preromanticismo enfatizza l'individualità e l'emotività, opponendosi al razionalismo e al classicismo, esemplificato dal movimento "Sturm und Drang".
  • Generi letterari come il romanzo epistolare e la poesia cimiteriale esprimono il bisogno di introspezione psicologica e riflessione sulla mortalità.

Indice

  1. Transizione tra Illuminismo e Romanticismo
  2. Napoleone e la Restaurazione
  3. Neoclassicismo e il ritorno ai classici
  4. Winckelmann e l'ideale artistico
  5. Preromanticismo e Sturm und Drang

Transizione tra Illuminismo e Romanticismo

Il periodo a cavallo fra il ‘700 e l’800 si presenta come un momento di smarrimento: l’epoca razionalistica dell’Illuminismo si sta concludendo, poiché la rivoluzione ha provocato profondi mutamenti che, tuttavia, stanno portando a dei risvolti diversi da quelli proclamati precedentemente.

Robespierre istituisce quello che è soprannominato il “regime del Terrore”, durante il quale si farà largo uso della ghigliottina, andando contro i principi fondanti della Rivoluzione Francese, “Liberté, Egalité, Fraternité“. È in questo momento che compare Napoleone Bonaparte, un giovane generale che in brevissimo tempo condurrà una serie di campagne vincitrici contro gli avversari, che otterrà la carica di primo console e che, successivamente, sarà proclamato imperatore dei francesi, definizione che includeva un discorso rivoluzionario (non imperatore di territori ma del popolo). Napoleone rappresenta in particolar modo questo periodo e Manzoni presenterà il suo iter, un percorso in velocità, con un epilogo che ha lasciato l’Europa sgomenta (nella sua ode “5 maggio” (1821) abbiamo l’inno a Napoleone). Anche Foscolo sarà inizialmente un suo grande estimatore, si arruolerà fra i Cacciatori delle Alpi insieme ad altri patrioti speranzosi, per poi essere deluso dal Trattato di Campoformio, che diventerà poi motivo propulsore delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis (“tutto è perduto”).

Napoleone e la Restaurazione

La grandezza di Napoleone può essere valutata in una chiave contraddittoria: questo appare come un pacificatore, l’uomo-eroe capace di portare la libertà ai popoli, divulgatore delle idee Illuministiche che poi non metterà in pratica, anzi sarà proprio la sua brama di potere a portare, oltre la sua rovina, anche quella di tutti coloro che avevano creduto prima nella Rivoluzione e poi in lui. Infatti, nel 1814 fu convocato il Congresso di Vienna, con cui si ebbe una vera e propria “Restaurazione”, dell’equilibrio e dello status quo precedente alla Rivoluzione Francese, dichiarando sconfitte le idee rivoluzionarie e illuministiche.

Neoclassicismo e il ritorno ai classici

In questo periodo troveremo, in campo letterario, Alfieri e Parini, che possono essere considerati le due facce di una stessa medaglia: Parini diventerà un esponente del neoclassicismo (nella sua terza fase, nella prima aderisce all’Arcadia, nella seconda all’Illuminismo) e si approccerà in maniera propositiva alla realtà, nutrendo fiducia nei cambiamenti determinati dalla ragione, mentre Alfieri avrà anche lui un’educazione classica che poi, però, sfocerà in un carattere tendente al romanticismo.

Con il termine “Neoclassicismo” si usa indicare il periodo il cui avverrà il recupero della civiltà classica antica, caricandola di nuovi valori: si parla di un “nuovo-classicismo” per contrapporlo al “classicismo” greco-romano, ma soprattutto al “classicismo” rinascimentale. In quel periodo si ricercava un’altra verità nei classici, che erano riletti in chiave filologica e ci si soffermava soprattutto sull’idea che questi avevano dell’uomo, per poi unirla alla visione cristiana, che aveva portato ad innalzare l’uomo sullo stesso piano di Dio.

Winckelmann e l'ideale artistico

Nel periodo neoclassico, invece, l’uomo si smarrisce nel pensiero, si ha un ritorno al passato solo da un punto di vista artistico (non troviamo “cercatori di testi” come Petrarca): la spinta verso tale approccio sarà data dalla scoperta di Ercolano e Pompei, che solleciteranno la curiosità e l’ammirazione verso l’armonia di quel passato che era appena stato portato alla luce. Molti studiosi si spostano in Italia per vedere i monumenti dal vivo, nel loro habitat naturale, come ad esempio il tedesco Winckelmann, che è considerato il più grande teorico neoclassico e autore, fra l’altro, di “Storia dell’arte nell’antichità”: Winckelmann si recherà in Italia per cercare di osservare da vicino gli scavi archeologici di Ercolano e Pompei, di cui purtroppo vedrà ben poco, poiché non sono aperti se non agli addetti ai lavori. Winckelmann ritiene che l’opera d’arte sia espressione del bello ideale, raggiungibile non imitando la natura, ma scegliendo da essa le parti più belle e fondendole insieme, e così anche la letteratura: deve mirare al bello ideale, cioè trasfigurare la realtà contingente in forme perfette e armoniche. Inoltre, i protagonisti della Rivoluzione Francese vedevano in Atene, Roma, Sparta, un modello di vita repubblicana che avrebbero voluto far rivivere nel presente: un presente che risultava arido, inerte, quasi imbarbarito in contrasto con quel mondo di armonia, bellezza, vitalità che era l’antico, che diventerà una sorta di rifugio dai traumi del presente (es. Le grazie di Foscolo). Vediamo quindi come il neoclassicismo sia in parte legato con il romanticismo, tanto che Foscolo sarà denominato “il più romantico fra i classici”.

(Per avvalorare la tesi che il “classicismo” rinascimentale sia diverso dal “neoclassicismo” possiamo confrontare le opere dei grandi scultori rappresentativi di quelle epoche. Il marmo michelangiolesco sprigiona forza, sembra quasi che dalla figura sia pronta a fuoriuscire l’energia, la figura di un uomo visto nella sua pienezza, posto al centro dell’universo. Il marmo di Canova permette soltanto un rifugio nella bellezza, vista come categoria dello spirito, si è consapevoli di essere al di fuori dal mondo, di entrare a contatto soltanto con un soggetto idealizzato, un’illusione.)

Preromanticismo e Sturm und Drang

Nello stesso periodo si riscontrano nella cultura italiana tendenze che appaiono opposte a quelle neoclassiche: lo stile “preromantico” è caratterizzato da un’esasperazione passionale e soggettiva, concentrazione sull’io, amore per il primitivo e per atmosfere lugubri, malinconiche e tenebrose, dominate dall’idea ossessiva della morte, e una natura grandiosa e tempestosa, specchio dell’ansia interiore.

Assume i caratteri di vero e proprio movimento uno dei momenti più forti del preromanticismo, lo "Sturm und Drang" ("Tempesta e assalto"), che polemizzò aspramente contro il razionalismo della cultura francese dominante in Germania e contro il classicismo, definiti artificiosi, falsi e antinazionali, e accusati di soffocare la libera creatività dell'artista con la loro minuziosa e arida precettistica. I giovani dello "Sturm und Drang" esaltavano l'individualità, la passionalità, la fantasia e la libertà assoluta della creazione dell'artista: tra le opere prodotte ebbero grande successo “I dolori del giovane Werther” di Goethe che, insieme alla “Nuova Eloisa” di Rousseau, entrambi romanzi epistolari, costituiscono il punto di riferimento fondamentale dell’Ortis di Foscolo.

I generi letterari maggiormente utilizzati risulteranno essere, appunto, il romanzo epistolare, visto come esigenza di scavo psicologico, la biografia (per lo stesso motivo) e la poesia “cimiteriale”, in particolar modo in Inghilterra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico della transizione tra Illuminismo e Romanticismo?
  2. Il periodo tra il '700 e l'800 è caratterizzato da smarrimento, con la fine dell'Illuminismo e l'emergere di Napoleone Bonaparte, che rappresenta un'epoca di cambiamenti rivoluzionari e contraddizioni.

  3. Come viene percepita la figura di Napoleone in relazione alla Restaurazione?
  4. Napoleone è visto come un pacificatore e divulgatore di idee illuministiche, ma la sua brama di potere porta alla sua rovina e alla Restaurazione, che ripristina l'equilibrio pre-rivoluzionario.

  5. Qual è il significato del Neoclassicismo nel contesto culturale dell'epoca?
  6. Il Neoclassicismo rappresenta un ritorno ai valori della civiltà classica antica, reinterpretati con nuovi significati, e si contrappone al classicismo rinascimentale, cercando una verità nei classici unita alla visione cristiana.

  7. Chi è Winckelmann e quale ruolo ha nel Neoclassicismo?
  8. Winckelmann è un teorico neoclassico che considera l'arte come espressione del bello ideale, non imitando la natura ma selezionando e fondendo le sue parti più belle, influenzando anche la letteratura.

  9. Quali sono le caratteristiche del Preromanticismo e dello Sturm und Drang?
  10. Il Preromanticismo è caratterizzato da passionalità, soggettività e atmosfere lugubri, mentre lo Sturm und Drang esalta l'individualità e la libertà creativa, opponendosi al razionalismo e classicismo dominanti.

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