Concetti Chiave
- Il tema centrale è l'esaltazione della campagna, contrapposta alla vita cittadina, per la sua aria più salubre e il modo di vita genuino.
- Parini non idealizza la campagna come fuga idilliaca, ma la sceglie come simbolo morale contro gli eccessi e il degrado della città.
- Il poeta evidenzia il degrado urbano di Milano, causato dall'avidità e dalla trascuratezza delle condizioni igieniche.
- Nonostante le leggi contro il degrado, i cittadini sono troppo concentrati sul profitto personale per applicarle efficacemente.
- L'ode si conclude con Parini che trova consolazione nella poesia, usando la fantasia per esplorare temi utili alla società.
Indice
Contrasto tra campagna e città
Nella poesia è sviluppato il tema dell’esaltazione della campagna, contrapposto alla città. Il Parini, ritornato nella natia Bosisio, in Brianza, dopo il soggiorno milanese, nota subito tra l’ambiente della campagna, più salubre, dall’aria più pulita e l’acqua più limpida, e quello della città. Ma la diversità non sta soltanto nell’atmosfera e nel paesaggio circostante, bensì anche nel modo di vita: semplice, laborioso e genuino quello della gente umile; pigro, indolente, sfarzoso quello dei cittadini.
L’esaltazione della campagna non era un argomento nuovo al tempo del Parini, poiché era stato ampliamente trattato dalla tradizione arcadica.Scelta morale di Parini
Nuovo è invece il modo in cui Parini ha ripreso ed approfondito tale tematica: il ritorno alla campagna non rappresenta per lui, a differenza dell’Arcadia, un’evasione idilliaca, una fuga dalla realtà per rifugiarsi nel mito della natura incontaminata, dell’oasi di pace, bensì testimonia una sua precisa scelta morale, nonché un’occasione per denunciare gli eccessi della vita cittadina, dalle condizioni igieniche malsane all’avidità di denaro degli abitanti della città. Ne risulta pertanto non una mitizzazione della campagna, ma una precisa contrapposizione tra due ambienti diversi, tra due stili di vita differenti. L’ode comincia con un’espressione di gioia da parte del poeta, contento di rivedere il luogo, nei pressi del lago di Pusiano, dove nacque. L’aria che si respira gli sembra subito meno malsana di quella della città, così come il clima dei colli della Brianza è più salubre rispetto a quello di Milano.
Degrado urbano di Milano
Secondo Parini il degrado urbano è stato originato dalla ricerca del profitto personale dall’incapacità di concepire una vita ispirata a criteri di bene pubblico. A Milano in particolare i miasmi che appestavano l’aria erano la conseguenza di alcune scelte produttive. Pertanto nella periferia lombarda si formarono degli acquitrini che erano fonte di malaria e l’aria divenne più umida. All’interno della città di Milano continuava a fermentare il letame ammucchiato alla base dei palazzi, inquinando l’aria con cattive esalazioni, e dalle case popolari si rovesciavano in strada i contenuti organici dei vasi da notte mentre gli animali morti erano abbandonati lungo le vie. A nulla erano valse le leggi promulgate per contrastare il degrado urbano, poiché esse venivano regolarmente ignorate da cittadini che si preoccupavano solo del tornaconto personale.
Conclusione e riflessioni finali
L’ode si conclude considerando i mali che affliggono la città, al poeta, il cui pensiero è rivolto alle belle colline ed al bel lago del Pusiano, nonché alle contadinelle dal petto ondeggiante nell’aria pura, non resta che consolarsi con la sua poesia, la quale, seguendo il cammino della fantasia, percorre strade trascurate da altri poeti per trattare qualcosa che sia utile alla società.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Parini?
- Come interpreta Parini il ritorno alla campagna?
- Quali sono le cause del degrado urbano di Milano secondo Parini?
- Come si conclude l'ode di Parini?
Il tema principale è il contrasto tra la campagna e la città, con un'esaltazione della vita semplice e genuina della campagna rispetto alla vita pigra e sfarzosa della città.
Parini vede il ritorno alla campagna non come un'evasione idilliaca, ma come una scelta morale e un'opportunità per denunciare gli eccessi e il degrado della vita cittadina.
Il degrado urbano è causato dalla ricerca del profitto personale e dall'incapacità di concepire una vita ispirata al bene pubblico, con conseguenze come miasmi, acquitrini e inquinamento.
L'ode si conclude con una riflessione sui mali della città e un conforto trovato nella poesia, che esplora temi utili alla società, ispirandosi alla bellezza della campagna.