Concetti Chiave
- Giovanni Fantoni, conosciuto come Labindo, era un poeta italiano con una vita avventurosa, noto per il suo stile giacobino e radicale.
- L'Ode XII celebra la pace del 1783 tra Gran Bretagna e le colonie americane, esprimendo gioia per la libertà conquistata dai coloni.
- Il testo descrive un'atmosfera di tempesta, ma l'ode si concentra su un brindisi festivo in compagnia di una ragazza di nome Iole.
- L'ode include elementi erotici e un'immagine di banchetto, discostandosi dai gusti arcadici e neoclassici, con un certo impeto apprezzato da Carducci.
- La poesia sottolinea l'importanza della celebrazione della pace attraverso immagini evocative e un tono di fiducia nelle proprie forze.
Indice
La vita avventurosa di Giovanni Fantoni
Il poeta Giovanni Fantoni è noto con il nome arcadico Labindo. Vissuto dal 1755 al 1897, la sua vita è stata molto avventurosa ed ha conosciuto atteggiamenti giacobini, espulsioni e prigionia. Di temperamento acceso, simpatizzante per il radicalismo sia prima della Rivoluzione francese che nel periodo napoleonico si dedicò a scrivere odi mirate alla celebrazione di guerre od imprese liberatorie, pur ricorrendo alla metrica classica che gli valse il nome di “Orazio italiano”. La sua poesia suscitò un notevole interesse in Giosué Carducci.
L'ode alla pace del 1783
In questa ode egli intende celebrare la pace che fu conclusa nel 1783 fra Gran Bretagna e le colonie americane.
Descrizione della scena e del brindisi
L’ambiente che fa da sfondo annuncia una notte di tempesta (la porta cigola ed il vendo soffia), ma l’animo del poeta è lieto per la libertà conquistata dai coloni inglesi d’America L’ode ha tutt’altro che uno spirito combattivo; essa si limita ad una proposta di brindisi da effettuarsi in compagnia di una bella ragazza, Iole, dagli occhi arrendevoli. Alcune connotazioni sono di tipo erotico: gli occhi, il seno candido della ragazza, i capelli biondi com’era di moda a quel tempo. L’immagine del brindisi con la donna, si allarga nella visione di un banchetto, allietato dal suono di un’arpa. Da notare che l’immagine del raggio di sole che si immerge e quindi infiamma le onde del mare non sono più di gusto arcadico e nemmeno di stampo neoclassico. Si nota in essa un certo impeto ed una certa fiducia nelle proprie forze che piacque molto al Carducci.
Per la pace del 1783
La poesia "Per la pace del 1783"
Pende la notte: i cavi bronzi io sento
l’ora che fugge replicar sonanti;
scossa la porta stride agl’incostanti
buffi del vento.
Lico, risveglia il lento fuoco, accresci
l’aride legna, di sanguigna cera
spoglia su l’orlo una bottiglia, e mesci
«cipro» e «madera».
Chiama la bella occhi-pietosa Iole,
dal sen di cigno, dalle chiome bionde,
simili al raggio del cadente sole
tinto nell’onde.
Recami l’arpa del convito: intanto
che Iole attendo,
agiterò vivace
l’argute fila, meditando un canto
sacro alla pace
Traduzione e interpretazione dell'ode
La notte è imminente: io odo le campane
che replicano, suonando, l’ora che fugge;
la porta cigola all’irregolare
soffio del vento.
Lico, attizza il fuoco che si sta spengendo, aggiungi
legna secca, libera dalla ceralacca
il collo di una bottiglia e mesci vino
di Cipro e di Madera
Chiama la bella Iole dagli occhi arrendevoli
dal seno candido, dai capelli biondi
simili ai raggi del sole che tramonta
e che si immerge nell’acqua.
Portami l’arpa dei banchetti; mentre
aspetto Iole, agiterò le sonore
corde dell’arpa, meditando su di un canto
che è sacro alla pace
Domande da interrogazione
- Chi era Giovanni Fantoni e quale era il suo nome arcadico?
- Qual è il tema principale dell'ode alla pace del 1783?
- Quali elementi caratterizzano la scena descritta nell'ode?
- Come viene descritta la figura di Iole nell'ode?
Giovanni Fantoni era un poeta noto con il nome arcadico Labindo, vissuto dal 1755 al 1897, noto per il suo temperamento acceso e le sue simpatie giacobine.
L'ode celebra la pace conclusa nel 1783 tra Gran Bretagna e le colonie americane, con un tono non combattivo ma piuttosto festoso, proponendo un brindisi in compagnia di una ragazza.
La scena è caratterizzata da una notte tempestosa, con la porta che cigola e il vento che soffia, mentre il poeta è lieto per la libertà conquistata dai coloni americani.
Iole è descritta come una bella ragazza dagli occhi arrendevoli, dal seno candido e dai capelli biondi, simili ai raggi del sole al tramonto.