Concetti Chiave
- Carlo Gozzi was a prominent Italian playwright born in Venice in 1720, known for his strong opposition to Carlo Goldoni's theater reforms.
- In 1747, Gozzi co-founded the Accademia dei Granelleschi to preserve traditional Italian literature against the backdrop of emerging theatrical changes.
- He authored "Le dieci Fiabe teatrali" between 1761 and 1765, showcasing traditional theater to counter Goldoni's modern approaches.
- "La Marfisa Bizzarra," a satirical work published in 1774, ridicules goldonian characters to criticize Venice's corruption in the 18th century.
- Gozzi's later years were marked by tragedy writing and involvement in Spanish drama, with "Le memorie inutili" reflecting his financial struggles.
Indice
- Biografia di Carlo Gozzi
- La Dalmazia
- Il ritorno a Venezia
- L'Accademia dei Granelleschi
- La disputa sul teatro
- La posizione di Gozzi
- La posizione di Goldoni
- Le dieci Fiabe teatrali
- La Marfisa Bizzarra
- La tartana degli influssi per l’anno bisestile 1756
- Le droghe d'amore
- Le memorie inutili
- Gli ultimi anni di vita
- Altri spettacoli
Biografia di Carlo Gozzi
Carlo Gozzi fu uno scrittore drammatico italiano. Nacque a Venezia nel 1720 dal conte Antonio Gozzi e la nobile Angiola Tiepolo che, oltre a Carlo, ebbero altri dieci figli. La famiglia Gozzi visse nell’agio e nella prosperità fino agli inizi del Settecento, quando nacque il loro sesto figlio, Carlo. Per questo egli ebbe una formazione minore rispetto a quella dei fratelli maggiori.
La Dalmazia
Carlo Gozzi partì da Venezia nel 1738 per raggiungere la Dalmazia dove rimase fino al 1744. Qui cominciò a recitare in piccoli teatri provinciali.Il ritorno a Venezia
Carlo Gozzi tornò a Venezia nel 1744 ma la sua situazione economica, così come quella della famiglia, non migliorò. Nonostante ciò egli si rifiutava di scrivere opere su commissione.L'Accademia dei Granelleschi
Nel 1747 Carlo Gozzi, insieme al fratello maggiore Gasparo, fondò l’Accademia dei Granelleschi di Venezia. Di questa Accademia facevano parte soprattutto i letterati determinati a preservare la tradizionale letteratura italiana, con modello gli antichi scrittori toscani. Data la sua forte posizione sulla conservazione della lingua, l’Accademia dei Granelleschi entrò presto in contrasto con Carlo Goldoni.La disputa sul teatro
All’interno dell’Accademia, Carlo Gozzi fu uno dei principali letterati a scontrarsi con Carlo Goldoni riguardo alla riforma teatrale.La posizione di Gozzi
Gozzi rimproverava ai suoi “nemici” di non curare abbastanza lo stile e di trattare argomenti troppo realistici, ma di fatto il vero motivo della sua opposizione alla riforma teatrale era un altro. Aveva capito che questo cambiamento avrebbe apportato grandi novità anche sul piano sociale poiché trattava temi attuali all’epoca e i protagonisti erano persone di bassi ceti, non nobili.La posizione di Goldoni
A differenza di Carlo Gozzi, Goldoni criticava profondamente la Commedia dell’Arte che aveva trionfato in età barocca, caratterizzata da maschere tradizionali, personaggi stereotipati, improvvisazione degli attori sulla base di un canovaccio. Egli rifiutava la volgarità buffonesca, la rigidità degli stereotipi, la ripetitività delle azioni, le battute perfettamente prevedibili dal pubblico e l’inverosimiglianza del racconto, ma la critica di Goldoni andava ben oltre questi schemi, poiché egli attaccava la visione classicheggiante e antiquata del teatro in generale.Le dieci Fiabe teatrali
Questi componimenti vennero realizzati tra il 1761 e il 1765 per dimostrare la superiorità del teatro tradizionale rispetto a quello innovativo che portava in scena Goldoni. Le dieci Fiabe teatrali sono composte dai seguenti titoli: L'amore delle tre melarance (1761), Il corvo (1762), Re cervo (1762), Turandot (1762), La donna serpente (1763), Zobeide (1763), I pitocchi fortunati (1764), Il mostro turchino (1764), L'augellino bel verde (1765) e il Zeim, re de' geni (1765). Queste commedie ebbero molto successo grazie alla concessione della compagnia teatrale di Antonio Sacchi, che permise a Carlo Gozzi di metterle in scena.La Marfisa Bizzarra
Composto nel 1761, il poemetto cavalleresco La Marfisa Bizzarra venne pubblicato solamente nel 1774. Le basi di quest'opera derivano dall’omonima di Giovan Battista Dragoncino da Fano, un autore italiano del 1500. Carlo Gozzi, all’interno della Marfisa Bizzarra sceglie di riprendere alcuni dei personaggi tipici della commedia goldoniana per ridicolizzarli e deriderli. L’intento è quello di denunciare la corruzione nella Venezia del XVIII secolo.La tartana degli influssi per l’anno bisestile 1756
All’interno di questa satira, che lo rese ancora più noto, Carlo Gozzi riprende la tematica ormai usuale della riforma teatrale. Presentissima, infatti, nella maggior parte delle sue opere è la polemica anti-goldoniana. In particolare però nella La tartana degli influssi per l’anno bisestile 1756 il linguaggio usato è ironico e accattivante.Le droghe d'amore
Le droghe d’amore è un dramma composto da Gozzi tra il 1775 e il 1776 e pubblicato l’anno successivo. Venne rappresentato al teatro San Salvatore in tre atti.Le memorie inutili
Quest’opera venne pubblicata tra il 1797 e il 1798 ma realizzata da Carlo Gozzi tra il 1777 e il 1779. Le memorie inutili è un’autobiografia in cui l’autore descrive la situazione economica dei suoi ultimi anni di vita e il modo in cui fu costretto a dedicarsi ad alcune attività commerciali per evitare la bancarotta.Gli ultimi anni di vita
Durante i suoi ultimi anni di vita, Carlo Gozzi, si concentrò sulla scrittura di tragedie perlopiù comiche che però non vennero apprezzate dal pubblico. Quindi iniziò a lavorare all’interno del dramma spagnolo poco prima della sua morte. Morì nella città natale nel 1806 e fu sepolto nella chiesa di San Cassiano a Venezia.Altri spettacoli
Carlo Gozzi, durante la sua attività, portò in scena anche altri componimenti come: L'Elisir d'Amore, Il Cavaliere Amico, Doride, La Donna Vendicativa, La Caduta di Donna Elvira, Regina di Navarra, La Punizione nel Precipizio, Il Pubblico Secreto, Le Due Notti Affannose, La Principessa Filosofa, I Due Fratelli Nimici, Eco e Narciso, Il Moro di Corpo Bianco, La Donna Contraria al Consiglio, Cimene Pardo, Innamorata da Vero, Bianca Contessa di Melfi, Il Montanaro Don Giovanni Pasquale, La Figlia dell'Aria, Il Metafisico, Annibale, Duca di Atene, La Malia della Voce, Amore Assottiglia il Cervello e La Vedova del Malabar.Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Chi era Carlo Gozzi e quale fu il suo contributo alla letteratura italiana?
- Qual era la posizione di Carlo Gozzi riguardo alla riforma teatrale?
- Quali sono alcune delle opere più importanti di Carlo Gozzi?
- Come si sviluppò la carriera di Carlo Gozzi dopo il suo ritorno a Venezia?
- Quali furono gli ultimi anni di vita di Carlo Gozzi?
Carlo Gozzi fu uno scrittore drammatico italiano nato a Venezia nel 1720. Contribuì alla letteratura italiana fondando l'Accademia dei Granelleschi e opponendosi alla riforma teatrale di Carlo Goldoni, sostenendo il teatro tradizionale.
Carlo Gozzi si oppose alla riforma teatrale di Goldoni, criticando lo stile realistico e i temi attuali che coinvolgevano personaggi di bassi ceti sociali, preferendo invece il teatro tradizionale con temi e stili classici.
Tra le opere più importanti di Carlo Gozzi ci sono Le dieci Fiabe teatrali, La Marfisa Bizzarra, La tartana degli influssi per l’anno bisestile 1756, Le droghe d'amore e Le memorie inutili.
Dopo il ritorno a Venezia nel 1744, Carlo Gozzi fondò l'Accademia dei Granelleschi e si dedicò alla scrittura di opere teatrali, nonostante le difficoltà economiche, rifiutando di scrivere su commissione.
Negli ultimi anni di vita, Carlo Gozzi si concentrò sulla scrittura di tragedie comiche, che non furono ben accolte dal pubblico, e lavorò nel dramma spagnolo. Morì a Venezia nel 1806.