marirana
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Concetti Chiave

  • Vittorio Alfieri, nato in un contesto aristocratico in Piemonte, vive un conflitto con la sua classe sociale e anticipa tratti del romanticismo.
  • Alfieri scopre il potere dell'arte con la scrittura di tragedie, identificandosi con i personaggi e vivendo intensamente le loro emozioni.
  • Le tragedie di Alfieri sono in versi endecasillabi sciolti, con struttura in 5 atti che rispettano le unità aristoteliche di tempo, spazio e azione.
  • In "Saul", il protagonista affronta il conflitto della propria caduta e sceglie il suicidio come gesto di libertà contro una realtà insopportabile.
  • "Mirra" tratta il dramma di un amore impossibile verso il padre, culminante in una morte premeditata che distrugge la famiglia.

Indice

  1. Lotta con l'aristocrazia
  2. Il Grand Tour e la scoperta
  3. La conversione letteraria
  4. Il tragico Alfieri
  5. La tragedia come forma d'arte
  6. Il conflitto di Saul
  7. Il dramma di Mirra

Lotta con l'aristocrazia

Pur conservando dei tratti dell'illuminismo, anticipa molti tratti del romanticismo.

Nasce ad Asti, in Piemonte (società aristocratica) → Alfieri fa parte dell'aristocrazia, ma subito si presenta come un uomo in lotta con la sua classe.

L'aristocrazia ormai sta decadendo → Alfieri sente questa crisi

Egli scrisse una biografia “Vita da Vittorio Alfieri da Asti, scritta da esso”: per gli studiosi questa opera diventa un pozzo di informazioni e per Alfieri è stato un modo per riflettere su se stesso (caratteristica tipica del romanticismo → poeta che riflette sulla sua vita)

Il Grand Tour e la scoperta

1766: anche lui come tanti giovani nella sua realtà sociale compie il Grand Tour (viaggio per le capitali europee tra arte e cultura) → viaggiando scopre il dolore che c'è nel mondo e soprattutto scopre il suo odio verso ogni forma di tirannia

1772: torna in Piemonte e riprende con la sua vita da nobile

La conversione letteraria

1774: avviene una conversione letteraria → scrive una tragedia (“Antonio e Cleopatra”) che gli cambia la vita: la novità è che Alfieri mentre la scrive riesce a provare quella passione e quella drammaticità che ha vissuto Antonio, vive il suo dramma → non è un puro lavoro compilativo, a tavolino, ma lui stesso sente le emozioni e si immedesima nei personaggi, in questo modo la tragedia palpita di un sentimento differenze.

Il tragico Alfieri

In sostanza, Alfieri sperimenta il valore sublimante dell'arte, il potere che ha l'arte di farci “sentire” e vivere le sensazioni.

Alfieri scopre la sua strada; ha scoperto che in questo ruolo di tragediografo lui ci sta bene, è il lavoro dove riesce meglio → diventa il “tragico Alfieri”, non perchè scrive tante tragedie ma per il modo di sentirle e di farle sentire.

La tragedia come forma d'arte

La tragedia è la forma d'arte in cui lui riesce a dare il meglio di sé

Ristudia i classici greci e latini, dai quali va a prendere la materia delle sue tragedie.

1782-1787: scrive 14 tragedie (periodo eroico)

Morirà a Firenze

La tragedia è una forma d'arte che si richiama al mondo greco; parla di fatti tragici (in contrapposizione alla commedia che parla della quotidianità); richiede un pubblico molto colto.

Nella tragedia c'è un eroe e questo eroe è disposto a morire per i suoi valori (libertà della patria, integrità, famiglia, lealtà, amore). La morte dell'eroe non è mai una sconfitta.

Alfieri sente questa concezione individualistica dell'arte, che è in contrapposizione con la funzione didattica di, per esempio, Carlo Goldoni.

Alfieri scrive principalmente per sé, perchè gli piace provare questa intensità emotiva, e poi la farà sentire anche il pubblico.

Lui vive l'arte dentro di sé e poi la rivive scrivendola.

- Alfieri scrive la tragedia in versi, in endecasillabi sciolti, con molti enjambement per creare un andamento prosastico.

- La tragedia di Alfieri è sempre scritta in 5 atti nei quali vengono rispettate le 3 unità aristoteliche (sono l'unità di tempo, di spazio e di azione)

Unità di tempo: le vicende della tragedia devono durare 24 massimo 36 ore

Unità di spazio: è ambientata in un solo luogo

Unità di azione: il fatto che viene rappresentato è solo un elemento della tragedia

- Il protagonista della tragedia è l'eroe, che di solito da il nome al titolo della tragedia e solitamente compare nel secondo atto.

- argomenti: Alfieri non inventa nulla, prede la materia delle sue tragedie nel mondo classico greco e romano ma anche nella storia e nella Bibbia.

La caratteristica principale è che c'è sempre un eroe che vive un conflitto e morirà per questo conflitto.

Il conflitto di Saul

Copre un lasso di tempo di 12 ore; il luogo è l'accampamento del popolo di Israele che è stato invaso, attaccato e sconfitto dai Filistei.

Saul è il re di Israele che è stato sconfitto dai Filistei

I conflitti di Saul: egli è il vecchio re che vede il suo popolo sconfitto dal nemico → soffre per questa sconfitta, ma c'è un motivo in più: sente prima di tutto la propria sconfitta, sente che il suo antico vigore se n'è andato ed è cosciente del fatto che dovrà andarsene perdendo il suo potere → lui non riesce ad accettare che il suo tempo sia finito (primo conflitto)

Inoltre, se Saul non sarà più il re significa che un'altra persona diventerà re → prova invidia per il nuovo re (secondo conflitto) → sarà re David, marito della figlia di Saul

Questi conflitti di concludono con la morte di Saul → egli sceglie di morire (attraverso il suicidio) per riaffermare la sua libertà; la sua morte è dunque un gesto di libertà di fronte a una realtà che per lui è insopportabile.

È come se vivesse un tragico delirio di onnipotenza (o me o nessuno)

Saul morirà da eroe: metterà la figlia in salvo, farà in modo che David diventi re, si darà la morte da solo nell'accampamento prima che arrivi l'esercito dei Filistei e lo facciano prigioniero.

Il dramma di Mirra

Mirra è una donna

Ha tratto l'argomento dalle metamorfosi di Ovidio

Il conflitto di Mirra: lei ama un uomo che non ricambia e lei sa che non potrà mai averlo; ma il vero dramma è che lei non vorrebbe nemmeno provare questo amore perchè Mirra ama suo padre.

Mirra cerca di cancellare questo sentimento → per fare ciò cerca di essere una figlia amorevole, perchè comportarsi come dovrebbe comportarsi una brava figlia può essere un modo per cancellare questo sentimento (che però viene solo nascosto).

Quando si rende conto che non è in grado di comportarsi come una normale figlia, si chiude in sé

Il padre si preoccupa, anche perchè al momento del matrimonio con il suo promesso sposo Pereo, Mirra rifiuta → il padre le dice che vuole il suo bene, quindi se ama un uomo che pensa che i genitori non accetteranno si sbaglia, perchè essi sono pronti ad accettarlo.

Mirra piange e si chiude ancora di più in se stessa → le amorevoli domande del padre diventeranno rabbia → Mirra pensa che il padre oltre che non amarla come donna, non la ama più nemmeno come figlia.

La morte di Mirra, che è stata premeditata, arriva in un impeto d'ira.

Questa morte è la conseguenza di un altro sentimento che lei come donna prova (=gelosia nei confronti della madre)

La frase di Mirra “beata lei (riferito alla madre) che ti può stare vicino” fa capire la situazione al padre

Mirra ha commesso un danno enorme, perchè con la sua morte muore un'intera famiglia ma anche il matrimonio tra i suoi genitori.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il rapporto di Vittorio Alfieri con l'aristocrazia?
  2. Alfieri, pur essendo parte dell'aristocrazia piemontese, si presenta come un uomo in lotta con la sua classe, percependo la crisi di questa società decadente.

  3. Come ha influenzato il Grand Tour la visione del mondo di Alfieri?
  4. Durante il Grand Tour, Alfieri scopre il dolore nel mondo e sviluppa un odio verso ogni forma di tirannia, influenzando profondamente la sua visione e le sue opere future.

  5. In che modo la conversione letteraria ha cambiato la vita di Alfieri?
  6. La conversione letteraria avvenuta nel 1774, con la scrittura della tragedia "Antonio e Cleopatra", ha permesso ad Alfieri di vivere intensamente le emozioni dei suoi personaggi, trasformando il suo approccio alla scrittura.

  7. Qual è la concezione di tragedia secondo Alfieri?
  8. Alfieri vede la tragedia come una forma d'arte individualistica, in cui l'eroe è disposto a morire per i suoi valori, e la morte non è mai una sconfitta, ma un atto di libertà e integrità.

  9. Quali sono i conflitti principali nei drammi di Saul e Mirra?
  10. Nel dramma di Saul, i conflitti riguardano la sua sconfitta personale e l'invidia per il nuovo re, culminando nel suicidio come atto di libertà. Nel dramma di Mirra, il conflitto è l'amore proibito per il padre, che porta alla sua morte e alla distruzione della famiglia.

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