Rosabianca 88
Ominide
3 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Vittorio Alfieri, nato nel 1749 ad Asti, proveniva da una famiglia nobile piemontese e ricevette un'istruzione militare a Torino.
  • Tra il 1766 e il 1774, Alfieri viaggiò attraverso l'Europa, sviluppando una vocazione per la tragedia, con Cleopatra come sua prima opera rappresentata.
  • Nel 1777, incontrò Luisa Stolberg a Firenze, che divenne la sua compagna di vita, e nel 1778 rinunciò al suo feudo piemontese per una pensione annua.
  • Alfieri visse un periodo produttivo tra Firenze e Roma, dedicandosi a tragedie, rime e traduzioni, fuggendo poi da Parigi nel 1792 a causa della Rivoluzione Francese.
  • Pur operando nell'Illuminismo e Neoclassicismo, Alfieri si distinse per il suo radicalismo individualistico, riflettendo la sua indole fiera e indipendente nella sua opera letteraria.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Viaggi e Incontri
  3. Produzione Letteraria e Vita Ritirata

Infanzia e Formazione

Vittorio Alfieri nasce ad asti nel 1749 in un’antica famiglia della nobiltà piemontese. A nove anni entra nell’Accademia militare di Torino, dove compie studi “pedanteschi e mal fatti”.

Viaggi e Incontri

Gli anni 1766-1774 sono caratterizzati da viaggi e avventure amorose. Visita molte città italiane e paesi europei, Francia, Inghilterra, Olanda, Austria, Prussia, Danimarca, Paesi scandivi navi, Russia, Spagna e Portogallo.

Nel 1775 viene rappresentata Cleopatra, il primo frutto di una sentita vocazione per l’attività di tragediografo. Nel 1777 lo scrittore conosce a Firenze Luisa Stolberg contessa d’Albany, già sposata a Carlo Edoardo Stuart, che diviene sua compagna di vita. Nel 1778 Alfieri “si spiemontesizza” e dona il proprio feudo alla sorella in cambio di una pensione annua. Trascorre, quindi, lunghi periodi a Firenze e a Roma, lavorando intensamente a tragedie, rime e opere in prosa. Fra il 1783 e il 1786 lo scrittore compie numerosi viaggi in alcune città italiane e all’estero e pubblica tre volumi di tragedie.

Produzione Letteraria e Vita Ritirata

Nel 1786 si trasferisce a Parigi; qui stampa le Tragedie, il trattato Del principe e delle lettere e la prima parte delle Rime. Traduce opere latine e inglesi; nel 1790 inizia la Vita. Nel 1792, a causa della situazione di terrore creatasi in Francia, Alfieri fugge da Parigi e si trasferisce a Firenze, conducendo una vita ritirata e laboriosa; scrive satire, commedie e nuove Rime. Nel 1803 compone la seconda parte della Vita; muore nell’ottobre dello stesso anno ed è tumulato nella chiesa di Santa Croce a Firenze. La sua tomba viene celebrata da Ugo Foscolo nel carme Dei Sepolcri.

Pur vissuto nell’età dell’Illuminismo e del Neoclassicismo, Alfieri non appartiene né all’uno né all’altro “movimento”. Egli ha perso l’ottimismo settecentesco, portando alle estreme conseguenze le idee libertarie del secolo, interpretandole in un’accezione radicale e individualistica. Fierezza, indipendenza di giudizio, intolleranza nei confronti di ogni autorità e aspirazione alla libertà intesa come affermazione di un esasperato individualismo aristocratico sono tratti caratteristici dell’uomo Alfieri che si riflettono nella sua produzione letteraria. La poesia alfieriana, “del più forte sentir più forte figlia”, si esprime attraverso uno stile alto e solenne, che fa uso di una lingua letteraria assolutamente aliena da quella colloquiale, mutuando lessico e immagini dalla tradizione antica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i principali viaggi e incontri di Vittorio Alfieri?
  2. Tra il 1766 e il 1774, Alfieri ha viaggiato in molte città italiane e paesi europei, tra cui Francia, Inghilterra, Olanda, Austria, Prussia, Danimarca, Paesi scandinavi, Russia, Spagna e Portogallo. Nel 1777 ha incontrato Luisa Stolberg a Firenze, che è diventata la sua compagna di vita.

  3. Come si è evoluta la produzione letteraria di Alfieri nel corso degli anni?
  4. Alfieri ha iniziato la sua carriera letteraria con la tragedia "Cleopatra" nel 1775. Ha pubblicato tre volumi di tragedie tra il 1783 e il 1786. A Parigi, ha stampato le "Tragedie", il trattato "Del principe e delle lettere" e la prima parte delle "Rime". Dopo il 1792, a Firenze, ha scritto satire, commedie e nuove "Rime".

  5. Quali sono le caratteristiche distintive della poesia di Alfieri?
  6. La poesia di Alfieri è caratterizzata da uno stile alto e solenne, con un linguaggio letterario lontano da quello colloquiale. Riflette la sua fierezza, indipendenza di giudizio e aspirazione alla libertà, esprimendo un individualismo aristocratico esasperato.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community