Paolo.Ferrara
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veneto treno no mascherina

La ripresa delle attività didattiche in presenza è sempre più vicina ma sono ancora molti i dubbi che assillano docenti, studenti e famiglie. Anche se il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza non si è ancora espresso circa l’obbligo di utilizzo della mascherina per gli studenti di età superiore a 6 anni, da province e regioni arrivano le prime posizioni a riguardo. È il caso di Trento e del Veneto che hanno apertamente detto no alle mascherine in classe.

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Noi lavoriamo perché gli studenti non abbiamo bisogno della mascherina in classe”. Sono queste le parole del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, intervenuto a motivare quello che potrebbe essere lo scenario di settembre nelle scuole trentine. Tra le spiegazioni, ha detto che “è già stato fatto un grande lavoro sul distanziamento”, sostenendo che “non ci sia bisogno delle mascherine durante le lezioni”. Anche Antonio Ferro, responsabile del servizio prevenzione dell'Azienda sanitaria, si è mostrato favorevole alle parole di Fugatti: “Siamo in contatto continuo con il Dipartimento Istruzione e c'è stato un fattivo confronto con i sindacati che ha portato all'adozione delle linee guida. Al momento, con questi dati, le indicazioni restano quelle. Anche da Roma non sono arrivate indicazioni contrarie e il parere del Comitato tecnico scientifico non è stato recepito dal governo”.

Rientro a scuola: in Veneto sarà sufficiente il distanziamento

Per Elena Donazzan, assessore all’istruzione della regione Veneto l’uso prolungato della mascherina durante le lezioni è “una tortura”. Come riportato da laRepubblica, dopo accurate ricerche e intensi confronti con gli esperti, l’esponente di Fratelli d'Italia si dice contraria all’obbligo della mascherina. Ha spiegato che “la mascherina servirà durante la ricreazione o nei momenti di assembramento, come può essere l’ingresso o l’uscita da scuola, ma non è pensabile di imporla durante l’arco delle lezioni. Per una presunta tutela della salute rischiamo di fare danni ancora peggiori alla salute stessa”. L’assessora ha altresì dichiarato che anche il presidente Luca Zaia è d’accordo con tale posizione. Per i ragazzi e i docenti del Veneto, dunque, secondo Donazzan “sarà sufficiente il distanziamento”.

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