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valditara sostegnoSul sostegno occorre fare di più. Ne è convinto il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara che, a margine di un evento a Roma, ha parlato di una profonda riforma del settore.

fonte foto: via Huffington Post

"Avviare riforma del sostegno"

"Intendo avviare una riforma del sostegno, serve una legge di riforma del sostegno, altrimenti sono soltanto chiacchiere", ha spiegato Valditara aprendo il congresso organizzato da FISH, Federazione italiana per il superamento dell'handicap, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Poi ha aggiunto: "Il tema degli studenti con disabilità, mi sta particolarmente a cuore, riguarda innanzitutto la civiltà, l'umanità nel senso più pieno e più alto, penso che il grado di civiltà di un Paese si misuri da come vengono incluse le persone con disabilità". Valditara, poi, ha sottolineato l'importanza di avere docenti formati: "Dobbiamo aumentare il numero complessivo degli insegnanti di sostegno e dobbiamo perfezionare la loro preparazione professionale, dobbiamo investire nelle tecnologie informatiche che oggi sono un potentissimo aiuto in particolare per i ragazzi con disabilità, dobbiamo rendere possibile la partecipazione a più iniziative extrascolastiche, e provvedere alla rimozione delle barriere architettoniche".

Quasi il 60% degli studenti con disabilità cambia continuamente un docente

La fotografia dell'Istat è impietosa, spiega Valditara: "In Italia gli alunni con disabilità rappresentano il 3,6 per cento degli iscritti a scuola nell'anno scolastico 2020/2021, parliamo di oltre 300mila bambini e ragazzi, un numero pari alla città di Bari. Una quota purtroppo in costante crescita negli ultimi anni, siamo passati dal 2,7 per cento del 2014/2015 a quasi il 4 per cento di oggi, ossia 1 alunno su 25, l'inclusione scolastica deve pertanto essere un elemento fondamentale della scuola italiana".

Poi l'affondo: "A quasi il 60% degli alunni con disabilità non viene garantita la continuità didattica, sappiamo perfettamente quanto questo sia grave per la crescita e le prospettive formative del ragazzo. Inoltre il 66 per cento non partecipa alle gite con pernottamento, anche questa una discriminazione grave, permangono inoltre significative differenze tra il Nord e il Sud del Paese".

Dopo un mese dall'inizio della scuola ad alcuni alunni manca il docente di sostegno

Altro problema riguarda le assegnazioni dei supplenti. A un mese dall’inizio della scuola, infatti, circa il 14% degli insegnanti per il sostegno non risulta ancora assegnato. La quota sale al 17% nelle regioni del Nord e tocca le punte massime in Lombardia (20%) Friuli Venezia Giulia e Liguria (19 e 20%).