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La riforma del voto in condotta è legge, cosa cambia a scuola. Valditara: "Studenti più responsabili" articolo

“La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti". Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato l'approvazione in via definitiva della riforma della condotta nelle scuole secondarie e della valutazione alla primaria. 

“Con la riforma - secondo il ministro - il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato".

Cosa cambia con la riforma della condotta e sulle valutazioni alle primarie

Ma cosa cambierà, nel dettaglio? Oltre a tornare il voto in condotta anche alle medie, il 5 vale la bocciatura sia che si frequentino le secondarie di primo grado che quelle di secondo grado.

Inoltre, finora l'insufficienza scattava esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità che comportassero l'allontanamento da scuola per più di 15 giorni. Ora invece la bocciatura potrà scattare anche di fronte a mancanze disciplinari gravi e reiterate, anche con riferimento alle violazioni previste dal regolamento di istituto.

Ma non finisce qui. Alle superiori chi avrà 6 subirà il giudizio sospeso a giugno, e dovrà presentare a settembre un elaborato su cittadinanza e costituzione. Nel caso dei maturandi la tesina verrà discussa durante l’orale. Chi, poi, in comportamento prende un voto inferiore al nove non potrà ambire al massimo dei crediti scolastici, cosa che va a influire sul voto finale di Maturità

C'è poi dell'altro. "Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale" spiega il numero uno di Viale Trastevere

"Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro"

Ci saranno novità anche nella scuola Primaria: "Tornano i giudizi sintetici – prosegue Valditara – , da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore. Continuiamo con orgoglio il cammino di riforme intrapreso”.

 

Data pubblicazione 25 Settembre 2024, Ore 11:32
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