
Nel corso della discussione, poi, Valditara ha accennato all'esame di Maturità - potrebbe cambiare? "Si può fare una riflessione", dice - e ha commentato i dati INVALSI sull'attuale spaccatura tra la scuola del nord e quella del sud, introducendo delle iniziative ad hoc. Vediamo quindi quali sono le prime notizie su ciò che ci aspetta nel prossimo anno scolastico.
Con il 6 in condotta rimandati a settembre, con il 5 si viene bocciati
"Credo che dobbiamo riportare nelle scuole la cultura del rispetto e dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti. Bisogna farlo non soltanto partendo dal contratto, non soltanto partendo dalla difesa legale che noi abbiamo messo a disposizione dei docenti da parte dell'avvocatura dello stato, ma anche facendo valere di più la condotta." Il ministro Valditara ha proseguito spiegando quali novità saranno introdotte nel prossimo anno in questo senso: "Nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a fare media, nelle scuole superiori invece influirà sui crediti per la maturità. Il 6 in condotta comporterà l'essere rimandati a settembre, ed essere quindi interrogati sui valori di cittadinanza, sulla costituzione, su quella che si definisce educazione civica in senso lato."Poi la conferma lapidaria: "Il 5 in condotta determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità".
Anche la misura disciplinare della sospensione subirà dei cambiamenti. Come spiega Valditara, "prima essere sospesi significava stare a casa, quindi meno scuola. Io ritengo invece che il bullo, chi ha violato determinate regole di comportamento debba fare più scuola, se si tratta di sospensioni brevi si è sospesi dalla classe e non dalla scuola e quindi si faranno approfondimenti, si studierà di più in quella scuola. Se invece si tratta di sospensioni per fatti più rilevanti, ci saranno queste attività di cittadinanza solidale, i cosiddetti lavori socialmente utili, a seguito di convenzioni con ospedali, mense per poveri, Caritas. Vogliamo che il ragazzo sia consapevole dei valori di solidarietà e partecipazione ad una comunità."
Maturità: l'orale migliorabile, sulle prove scritte difficoltà di cambiare
Bisogna aspettarsi cambiamenti sull'appuntamento finale che ogni anno coinvolge centinaia di migliaia di studenti a conclusione del percorso scolastico, l'esame di Maturità? “L'esame di maturità si può certamente migliorare sull’orale" afferma Valditara, che però frena sulle prove scritte: "francamente avrei difficoltà ad immaginare soluzioni diverse, si può fare una riflessione."Riguardo a un eventuale modifica dell'esame, continua, "forse bisognerebbe anche avviare un confronto con i docenti, con le associazioni studentesche per capire cosa seriamente che cosa si può migliorare in questo esame. Però dobbiamo avere il coraggio di una valutazione che non faccia sconti laddove i debiti formativi sono oggettivamente rilevanti”.
Uno sguardo sui dati INVALSI e le iniziative di Agenda Sud
Nel corso dell'intervista Valditara ha commentato i dati INVALSI che mostrano un netto divario tra i risultati degli studenti del Mezzogiorno e quelli del Nord Italia, dove tra i primi purtroppo emergono maggiori difficoltà: “E' inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due", afferma il ministro. "È evidente che i dati Invalsi ci dicono che i ragazzi di alcune aree del paese non hanno le stesse opportunità formative di altri di altre aree più avvantaggiate. Da qui l’idea di ‘un’Agenda Sud’ che partirà già da settembre."In cosa consista l'Agenda Sud, nel concreto, il Ministro lo spiega dettagliatamente: "240 scuole nel mezzogiorno, 240 scuole che per alcuni indicatori, individuati da INVALSI, presentano criticità. Interverremo con più docenti in quelle scuole, in particolare nelle materie critiche come italiano, matematica, inglese, estensione del tempo scuola, docenti particolarmente formati che seguiranno il percorso di formazione e anche i risultati ottenuti da queste scuole, docenti pagati per l’attività extracurriculare, coinvolgimento delle famiglie, insomma 10 punti di intervento. E’ la prima volta che succede in Italia per aggredire la dispersione scolastica, già a partire da settembre”.