
L'occupazione al liceo artistico di Bologna è durata solo poche ore, ma ha lasciato un segno profondo sul futuro scolastico degli studenti. La protesta, che doveva essere una manifestazione pacifica, è degenerata in violenza, con alcuni intrusi esterni armati di taser che hanno fatto irruzione nell'istituto e causato danni ingenti.
Così, ora, gli studenti rischiano di affrontare sanzioni pesanti, compreso un possibile "divieto d'accesso" agli esami di Maturità.
La protesta degenera: violenza e danni
L'occupazione sembrava simile a quella andata in scena in un altro istituto della città, ma ben presto ha preso una piega inaspettata. "Sono entrati dei 'maranza' di Pianoro", racconta una studentessa come riporta il ‘Corriere di Bologna’, descrivendo l'ingresso di un gruppo di esterni armati di taser.
Nonostante i tentativi di contenerli, questi individui hanno iniziato a causare disordini: "Hanno allagato il piano di sotto, lanciato banchi e sedie, rotto un vetro di un estintore", spiega ancora la studentessa. La situazione è sfuggita di mano, arrivando a un punto tale e soltanto l'intervento dei Carabinieri ha potuto placare il caos.
Ma non solo il danno materiale, anche il rischio per la sicurezza degli studenti è stato evidente: "Stavano per picchiare uno studente, ma gli è stato impedito". Una situazione che, sebbene non abbia causato feriti, ha avuto pesanti risvolti.
La preside del liceo si è limitata a dire: “Non si è fatto male nessuno, ma l’occupazione è finita”. Ma le ripercussioni per gli studenti non si sono fatte attendere.
Occupazioni e responsabilità: rischio di sanzioni
La dirigente del liceo artistico bolognese aveva già messo in guardia gli studenti prima che iniziasse tutto. In una circolare, aveva avvisato che "l'occupazione non può mai essere legittimata né autorizzata" e che i responsabili di eventuali danni o furti sarebbero stati puniti severamente.
Nonostante questo, la protesta è proseguita, e ora gli studenti potrebbero trovarsi a dover affrontare delle sanzioni disciplinari.
Ma le conseguenze legali non sono l'unico rischio per gli occupanti. Anche la Maturità potrebbe essere compromessa per chi, tra gli alunni di quinto, ha partecipato all'occupazione, dato che alcune scuole hanno già minacciato di applicare penalizzazioni. E ricordiamo che il voto di condotta avrà un peso importante sull'ammissione all'esame di Stato 2025.
Un caso che diventa politico: le ripercussioni
Quest’ultima occupazione, purtroppo, non è un caso isolato. A pochi giorni di distanza, gli studenti di un altro liceo sono stati al centro di un episodio che ha suscitato polemiche. Anche, dopo l'occupazione, il preside ha minacciato sanzioni, ma gli studenti con una conferenza stampa aperta alla città hanno dichiarato: "In 10 mila hanno firmato la nostra petizione contro le sanzioni promesse", mostrando la loro resistenza a queste misure.
Al fianco degli studenti anche esponenti politici e gruppi di universitari, che si sono uniti alle manifestazioni. Una deputata di Avs ha annunciato un'interrogazione in Parlamento, portando la questione delle occupazioni nelle aule politiche. Questo rende le occupazioni scolastiche parte di un dibattito più ampio su come vengono gestiti questi eventi e sulle risposte delle istituzioni scolastiche e politiche.
I prossimi eventi di protesta
E non finisce di certo qui per gli studenti di questi licei in agitazione. Sono in corso, infatti, i preparativi per due eventi di protesta fissati per i prossimi giorni: il primo il 4 aprile, con raduno in piazza Verdi.