
Partendo da una banale considerazione, e cioè che ”a scuola si va per studiare”, il Ministro intende prendere sul serio il tema degli smartphone in aula. Per il momento il titolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito starebbe pensando ad una circolare, ma non sono escluse iniziative nel prossimo futuro per arginare la problematica.
- In classe tutti maschi e una sola bimba, i genitori si rivolgono al TAR ma il ricorso viene bocciato
- Lingua dei Segni, gli studenti delle scuole medie pugliesi la impareranno
- Litiga con studente a Napoli, ragazzo spara con pistola a salve
Valditara contro gli smartphone in classe e sul bullismo ammette: “Persecuzione sistematica, non possiamo rimanere inerti”
”Penso di intervenire sulla vicenda dei cellulari in classe con una circolare, vedremo se fare altre iniziative. Già una circolare del ministro Fioroni aveva vietato i cellulari nelle classi, 15 anni fa, autorizzando sanzioni, a cui non sono favorevole, nei confronti di chi li usava in aula” ha spiegato Valditara che ha anche aggiunto: ”La ministra Fedeli invece approvò una sorta di decalogo che liberalizzava i cellulari ma poi non divenne operativa. A parte quando il cellulare sia richiesto, in classe si va per studiare e concentrarsi, non per chattare. Vanno predisposte le misure per evitare che in classe si faccia altro, come peraltro già stabilito”.Nel corso della puntata il neo Ministro è intervenuto anche sul tema del bullismo nelle scuole. Si tratta di una persecuzione sistematica subita da molti tra i banchi, per questo occorre intervenire in maniera decisa. ”Ho proposto l'utilizzo dei lavori socialmente utili che sono già previsti nello Statuto degli studenti del 1978 ma non sono molto usati. Credo sia necessario, il ragazzo deve concepire che il suo ego ha dei limiti, lavorando per la collettività deve rendersi conto che è inserito in una dinamica sociale, non può essere lasciato solo con il suo ego ipertrofico” ha concluso Valditara.