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Occupazioni, 70 mila euro di danni in una scuola di Milano. Valditara: "Vanno sempre identificati i responsabili” articolo

“L’occupazione dell’istituto “Severi” a Milano avrebbe causato, secondo una prima stima comunicatami dalla preside, circa 70.000 euro di danni. Risulta danneggiato anche materiale PNRR da poco fornito alla scuola dal Ministero".

Così esordisce il ministro Valditara in una nota ufficiale inviata alla stampa.

I soldi da pagare sono tanti ma non è stato l'unico disagio, in quanto l'istituto risulterebbe inagibile fino al 17 gennaio.  "L’occupazione è durata tre giorni ma ha causato una inagibilità dell’istituto che dal 30 gennaio si protrarrà fino al 17 di febbraio con grave pregiudizio per la formazione degli studenti."

La raccomandazione del Ministro è quello di procedere sempre per segnalare le occupazioni alle forze dell'ordine, "così che queste possano procedere a identificare gli occupanti e si possa dunque agire in giudizio per il risarcimento dei danni."

Linea dura contro le occupazioni

Insomma, la linea di Valditara è quella della tolleranza zero contro gli occupanti. Nel caso specifico della scuola di Milano, però, la scuola difficilmente potrà risalire ai colpevoli dei danni. "Gli occupanti, sempre secondo la testimonianza della preside, sarebbero entrati a scuola con il volto coperto da passamontagna e avrebbero fatto barricate per ostruire gli ingressi. In queste condizioni individuare i responsabili dei danneggiamenti non è semplice" asserisce il numero uno di Viale Trastevere.

Così conclude duramente: "Esistono altri strumenti per un confronto pacifico e democratico tra gli studenti, uno di questi è l’autogestione. Le occupazioni creano gravi danni alla collettività, privano gli studenti del diritto costituzionale allo studio, impediscono l’attività amministrativa delle scuole: non devono più essere tollerate”