
Quanto accaduto a Milano non è certo un caso isolato, basti pensare che a Roma la stima dei danni, limitatamente a tre scuole occupate,si aggira attorno ai 350.000 euro, una cifra che lancia un chiaro segnale sulla necessità di responsabilizzare gli autori di tali atti.
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"Chi distrugge le scuole deve essere bocciato"
Computer distrutti, lavagne elettroniche rovinate e fili della luce tagliati hanno costretto 1.500 studenti alla Didattica a Distanza (DAD) per tre settimane, una situazione che il ministro non esita a definire teppismo allo stato puro. La risposta del Ministero a questi atti di vandalismo è decisa: bocciatura per chi danneggia le istituzioni educative. Valditara propone un "5 in condotta" come sanzione immediata, sottolineando la responsabilità individuale e collettiva nei confronti della comunità educativa.In merito alle aggressioni ai professori il ministro ha affermato: "Ho proposto che venga prevista la possibilità di agire per il danno d’immagine da parte della scuola. Cioè, chi picchia un professore non solo risponde per i danni causati al docente, ma anche alla scuola, con l’Avvocatura dello Stato che si può costituire in giudizio.I soldi così recuperati vanno naturalmente alla scuola in questione".
Sulle iscrizioni risultato al di sopra delle aspettative
Nel contempo, il Ministro non perde di vista l'aspetto innovativo della politica scolastica, riferendosi ai risultati positivi delle iscrizioni alle nuove formule sperimentali di istruzione, come il percorso “4”+2: "Abbiamo avuto 1669 richieste, un risultato importante del quale sono grato alle scuole che si sono candidate e alle famiglie che ci hanno creduto. Per valutare questo risultato fornisco un dato: i nuovi quadriennali di filiera sono stati scelti dallo 0,72% e dallo 0,96% di quanti hanno fatto rispettivamente iscrizione all'istruzione tecnica e a quella professionale. La sperimentazione Bianchi del diploma in 4 anni, decisa nel 2021, ha avuto per i tecnici lo scorso anno 0,41% delle iscrizioni, lo 0,18 per i professionali, mentre l'anno prima si fermò per i tecnici allo 0,28%", spiega Valditara.