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Stretta di mano tra Giuseppe Valditara e Gino Cecchettin

La violenza contro le donne è un tema che tocca profondamente la nostra società, e l'educazione gioca un ruolo fondamentale per combatterla. 

Proprio per questo motivo, il Ministero dell'Istruzione e del Merito e la Fondazione Cecchettin hanno deciso di unire le forze per sviluppare un progetto che punti a promuovere il rispetto reciproco fin dalle scuole. 

L'incontro tra il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, e Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, ha portato alla stesura di un protocollo che prevede azioni concrete per sensibilizzare i giovani e formare una generazione più consapevole e rispettosa. 

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Indice

  1. Il progetto congiunto per l'educazione al rispetto
  2. Il ruolo attivo dei giovani
  3. Il "valore del no"
  4. Le parole di Gino Cecchettin

Il progetto congiunto per l'educazione al rispetto

"Abbiamo un obiettivo comune che è quello di combattere la violenza contro le donne.

Ci interessa lavorare concretamente, seriamente", ha dichiarato il ministro Valditara, come riportato da ‘Ansa’.

E ancora: "Il tema è troppo importante perché possa essere oggetto di strumentalizzazioni di qualsiasi genere".

Il protocollo stilato tra la Fondazione Cecchettin e il Ministero mira a individuare delle azioni comuni per promuovere l'educazione al rispetto nelle scuole. 

Tra le principali misure proposte, vi è la formazione dei docenti all'interno del percorso di educazione civica, che per la prima volta includerà specifici moduli dedicati al rispetto per le donne

Un passo significativo, questo, nel coinvolgimento del sistema educativo nella lotta contro la violenza di genere.

Il ruolo attivo dei giovani

Durante l'incontro, si è parlato poi della "raccolta di buone pratiche che possano essere d'ausilio anche all'interno delle scuole, l'utilizzo del tutoring e quindi delle testimonianze dei giovani che li veda anche protagonisti". Questo significa che i ragazzi stessi avranno un ruolo attivo nel processo di sensibilizzazione, partecipando a incontri e condividendo le proprie esperienze.

Il progetto prevede inoltre il monitoraggio dei risultati raggiunti, perché è fondamentale capire come migliorare il percorso educativo strada facendo, in base ai dati. 

"Riteniamo che sia importante affermare la cultura del rispetto, che è fondamentale alla base di qualsiasi lotta contro ogni violenza e in particolare contro la violenza sulle donne", ha aggiunto il ministro Valditara.

Il "valore del no"

Un altro punto fondamentale emerso durante l'incontro è il coinvolgimento delle famiglie. Secondo il ministro, "occorre un grande cambiamento culturale”, incentrato sul "valore del no".

"Giovani abituati a non sopportare il no a non capire che ci sono dei limiti rischiano di essere giovani che non sanno rispettare l'altro". 

Proprio in questo contesto, le famiglie dovranno collaborare con le scuole per promuovere una cultura del rispetto e dell'accettazione dei limiti.

Le parole di Gino Cecchettin

Anche Gino Cecchettin ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra la Fondazione e il Ministero: "Ringrazio il ministro Valditara per questo incontro e lo ringrazio anche perché ha diffuso nelle scuole la lettera che ho scritto l'anno scorso per l'orazione funebre per Giulia. Era stato un buon punto di partenza e oggi lo riaffermiamo con questa riunione".

Cecchettin ha ribadito che il loro impegno comune è volto a affrontare "un problema sociale esistente, dai femminicidi alla violenza sulle donne al rispetto reciproco tra i sessi". Il protocollo firmato oggi rappresenta un'agenda da portare avanti nelle scuole per sensibilizzare sempre di più i giovani su questi temi cruciali.