
La risposta della dirigenza non si è fatta attendere ed è stata ferma e decisa. Per gli studenti, e non solo, si tratta però di una punizione smisurata.
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La solidarietà dei compagni di scuola
Così nella mattina di ieri, 30 gennaio, gli studenti hanno organizzato un sit-in di protesta in segno di solidarietà per il coetaneo e compagno di scuola. Nella nota riportata da 'Ansa.it' hanno specificato: ”Ci sentiamo attaccati nella nostra libertà di espressione e parola”. Nel comunicato il corpo studentesco fa riferimento anche ad altri episodi simili, seppur di minore entità, che hanno riguardato gli altri rappresentati d'istituto ” oggetto di provvedimenti disciplinari, anche se di minore entità, per essersi fatti portavoce della nostra opinione”. Lo stesso rappresentate d'istituto allontanato da scuola si era espresso con toni duri nei confronti dell'istituzione scolastica.L'intervista era stata svolta proprio durante uno sciopero e nel video lo studente riportava le motivazioni della protesta: accennava, per esempio, alle gite all'estero negate e aveva protestato per delle perquisizioni subite l'ultimo giorno di scuola ad opera della DIGOS. Adesso la faccenda si sposterà nelle sedi legali: “Siamo in attesa della notifica del provvedimento” ha detto il legale del giovane, che poi ha spiegato che il suo assistito ha rilasciato l'intervista in qualità di rappresentate d'istituto e, quindi, nel pieno esercizio di una funzione riconosciuta.