
Una situazione insostenibile, che ha spinto ragazzi a scrivere una lettera a Elodie, originaria del vicino quartiere di Quartaccio, per portare l’attenzione sul problema. La cantante, che da sempre ha a cuore il futuro dei giovani delle periferie urbane, non ha fatto attendere la sua risposta, promettendo il suo aiuto.
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Ancora niente palestra a scuola, tra ritardi e promesse
In un istituto superiore situato nel quartiere di Primavalle, a Roma, la situazione di stallo si è protratta per troppo tempo. Nonostante le promesse e i ritardi, il progetto di riqualificazione della palestra è rimasto incompiuto, lasciando 300 studenti e il corpo docente senza la possibilità di svolgere le lezioni di educazione fisica.Per far fronte alla mancanza di una struttura adeguata, la preside e il personale docente hanno cercato di trovare soluzioni temporanee, come l’allestimento di un’area provvista di tavoli da ping pong e biliardino. Tuttavia, tutto questo non è assolutamente sufficiente per permettere agli studenti una normale attività fisica.
La lettera a Elodie, che risponde: “Sto lavorando per creare opportunità per i ragazzi e le ragazze nelle periferie urbane”
Le famiglie e la comunità scolastica non sono rimaste a guardare. Hanno lanciato una petizione che già ha ricevuto il sostegno dell’ex sindaca Virginia Raggi. Nel tentativo di attirare l’attenzione sulla situazione, gli studenti hanno scritto una lettera all'artista Elodie, le cui origini affondano le radici nel vicino quartiere diQuartaccio di Roma. Nella lettera, gli studenti sottolineano quanto la mancanza della palestra influisca non solo sulla loro salute fisica, ma anche sulla vita scolastica e comunitaria. La palestra non è solo un luogo per lo sport, ma anche uno spazio per le assemblee e il dialogo. Senza una data certa di riapertura, il sentimento più diffuso è quello di essere stati abbandonati dalle istituzioni.La cantante non ha fatto attendere la sua risposta, arrivata via Instagram: “Capisco molto bene quanto sia importante avere una scuola capace di dare spazi adeguati per lo sport. E so anche come sia fondamentale avere opportunità educative nelle periferie. Per questo sto lavorando da mesi con Save The Children proprio su questo tema, creare opportunità per i ragazzi e le ragazze nelle periferie urbane”.