
È successo a San Paolo, in Brasile, nell’istituto statale Sapopemba. Non si tratta del primo caso di violenza registrato dalla scuola quest’anno.
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15enne bullizzato spara a scuola e uccide una compagna
Una vera e propria tragedia avvenuta a scuola, l’ennesima. Questa volta è successo a San Paolo in Brasile, dove si è verificata una sparatoria presso l’istituto statale Sapopemba. L’artefice è un adolescente di appena 15 anni, che in precedenza aveva raccontato di essere stato vittima di bullismo da parte degli altri compagni, lo scorso aprile. Le forze dell’ordine, allertate di quanto stava avvenendo, è intervenuta prontamente arrestando il giovanissimo. Ma comunque non hanno potuto evitare il dramma. Il bilancio parla infatti di una studentessa rimasta uccisa nella sparatoria e di tre feriti.
L’arma era stata acquistata regolarmente dal padre
L’arma utilizzata dal 15enne era stata acquistata legalmente dal padre del ragazzo. Questo naturalmente ha fatto scoppiare un acceso dibattito, e non è il primo, sulla sicurezza nelle scuole e sull’accesso alle armi da fuoco.In merito all’accaduto non poteva non intervenire anche il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che ha espresso cordoglio e preoccupazione dai suoi profili social. In particolare, ha puntato il dito sull’accesso alle armi tra i giovani, parlandone come di una tendenza pericolosa. Per il presidente, infatti, “i bambini non devono avere accesso alle armi, devono avere accesso ai libri”, come riporta ‘Orizzontescuola’.
Non si tratta del primo episodio di violenza registrato nella scuola di San Paolo. A marzo, un altro ragazzo, questa volta di 13 anni, munito di coltello aveva compiuto un assalto che aveva portato alla morte di un insegnante e al ferimento di quattro studenti.