
Martedì, hanno deciso di non entrare in aula, manifestando per chiedere la didattica a distanza per la loro compagna, Elena, 17 anni, che da ottobre è costretta a lottare contro un tumore e non può frequentare le lezioni in presenza.
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La battaglia di Elena
Elena, nonostante le difficoltà imposte dalla chemioterapia, non si è arresa. Con il supporto della sua famiglia, fin dal primo giorno di terapia, si è battuta per poter seguire le lezioni online. Tuttavia, questa richiesta, apparentemente scontata, si è scontrata con un ostacolo inaspettato: l'assenza di una connessione Internet adeguata a supportare le lezioni online sincrone nella scuola del Veneto.
Ostacoli tecnici
La situazione dell’Istituto “Sartor” riflette un problema più ampio. Nonostante le promesse dei vari governi, che annunciavano l'arrivo della banda larga in tutte le scuole italiane, la rete con fibra ottica non è mai stata implementata nell'istituto. Attualmente, la scuola dispone solo di una connessione su linea terrestre, insufficiente per le esigenze di Elena.
Mobilitazione di genitori e studenti
Di fronte a questa situazione, i genitori di Elena hanno chiesto ai compagni di classe di partecipare a una manifestazione davanti all'istituto, per far sentire la necessità di includere tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro condizioni di salute. La dirigente scolastica Antonella Alban ha riconosciuto la validità della richiesta, e sta lavorando per risolvere il problema. È stato stipulato un nuovo contratto con una società che promette di migliorare la connettività a breve. Infatti, la dirigente, insieme al sindaco e presidente della provincia Stefano Marcon, sta cercando una soluzione rapida. Intanto, l’istituto si farà carico di una spesa di 1.200 euro per garantire un’alternativa temporanea.