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Chi sottovaluta la Generazione Z dimostra di non conoscere veramente i giovani, e in particolare gli studenti. Ancora una volta, infatti, sono proprio gli alunni a dare una lezione di sensibilità dimostrando particolare attenzione verso temi molto spesso ignorati dagli adulti.
I temi dell'inclusione e della multiculturalità, spesso passati in sordina, sono al centro del dibattito studentesco in una scuola di Palermo, e non solo. A questo si lega l'iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Vittorio Emanuele II”, che hanno proposto di cambiare il nome della scuola in “Federico II – Al Idrisi”.-
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Perché Federico II e Al Idrisi?
Una richiesta non casuale ma che anzi sposa il multiculturalismo della città di Palermo, con la proposta di celebrare due personaggi che hanno letteralmente fatto la storia della Sicilia. “Federico è stato promotore della commistione tra popoli diversi e ha pagato con una scomunica il suo rifiuto al Papa di fare una crociata. Ha istituito la scuola poetica siciliana, aprendo la strada alla nascita del volgare, in un'epoca in cui il latino era dato solo a pochi e l'analfabetizzazione era prassi, creando così un modo di comunicare accessibile a tutti. Il nostro è il liceo più antico della Sicilia e si trova proprio di fronte alla sua tomba all'interno della Cattedrale” dicono gli studenti a Palermo Today.Ma anche per quanto riguarda Al Idrisi, gli alunni dimostrano di aver 'fatto i compiti a casa': “Al Idrisi è stato il geografo che nella corte di Ruggero II ha tracciato per la prima volta la mappa della Sicilia, un arabo ma anche un siciliano che secondo la sua prospettiva da uomo che vedeva il mondo dal sud aveva disegnato l'isola ribaltata, e noi come lui vogliamo ribaltare l'idea di questa scuola” concludono gli alunni.