
La storia di Mishel Duka, studentessa di Architettura al Liceo Artistico di Ravenna, ci insegna come l'appoggio e il sostegno della collettività possa fare la differenza.
La 20enne, che sta lottando ormai da 2 anni contro un tumore maligno, ha ricevuto tutto l'affetto della propria scuola e dai compagni di classe che hanno organizzato una colletta per aiutarla con le spese mediche.-
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La scoperta del tumore
“Abbiamo un pensierino per te” il messaggio del prof di architettura destinato a Mishel è di quelli che scaldano il cuore. Come si apprende infatti da Ravenna Today, la giovane è stata destinataria di una campagna di solidarietà che ha prodotto un assegno con cui la studentessa potrà pagare le proprie visite mediche. Una boccata d'aria fresca per Mishel che lotta contro un tumore dal 2020, scoperto per puro caso dopo aver notato uno strano gonfiore sul braccio. ”Inizialmente mi dissero che era una ciste, una pallina di grasso, e che si sarebbe risolto tutto con un'operazione” rivela la ragazza. Ma evidentemente si trattava di una diagnosi errata, e così a gennaio 2021 arriva la brutta notizia: un tumore maligno.La notizia lascia spiazzata la giovane Mishel che da lì inizia un calvario fatto di visite, biopsie e cicli di chemioterapia che la debilitano e metto in ginocchio le finanze della sua famiglia. Nel maggio dello stesso anno Mishel si sottopone poi a un'operazione per asportare il tumore, a cui la studentessa ha dato anche un nome: Ugo. Tuttavia la storia non finisce qui, in un successivo controllo la ragazza vede il ritorno del tumore che questa volta si è spostato nei polmoni. Ad inizio 2022, Mishel comincia così un nuovo ciclo di chemioterapia in pastiglie che sembra dare risultati incoraggianti: ”Per un po' continuerò così. Sta andando bene” dice Mishel che aggiunge: ”Ho ricominciato a uscire, sono tornata un po' a scuola in Dad. Cosa che prima non riuscivo a fare”.
Assegno e messaggi di speranza: la macchina della solidarietà
In questa battaglia Mishel e la sua famiglia non sono soli. ”In questi due anni i miei professori di indirizzo sono sempre stati disponibili con me. Mi sono sempre venuti incontro, sono stati molto carini nei miei confronti” rivela Mishel. Non solo, la sua storia ha fatto il giro della scuola e in molti si sono attivati per mostrare sostegno alla giovane. Nel giovedì prima di Pasqua, Mishel riceve un messaggio dal suo insegnante di architettura: ”Mi diceva che voleva portarmi un pensierino per Pasqua”.La studentessa incontra il prof che le recapita una scatola, un uovo di Pasqua e un biglietto firmato da professori, bidelli e alunni. In fondo alla scatola poi l'assegno destinato alle sue cure mediche: ”Sono scoppiata a piangere” confessa la giovane a Ravenna Today. Ma è il contenuto della scatola a commuoverla ancora di più: al suo interno trova tanti bigliettini con messaggi di auguri e numeri di telefono di compagne e compagni di scuola, pronti ad offrirle un spalla su cui appoggiarsi.