Studentessa Ucraina a scuola, i compagni inventano i "bigliettini multilingue" per aiutarla

Le scuole italiane si preparano ad accogliere i numerosi studenti ucraini che, in fuga dal conflitto, arriveranno nel nostro Paese per riuscire a ottenere maggiore sicurezza e tranquillità. Donne e bambini, in maggior numero, cercheranno di ricostruire la propria vita lontano dalla loro Terra d'origine, oggi sotto assedio russo.

E proprio dalle scuole sta giungendo un'ondata di affetto e solidarietà per i tanti studenti che stanno cercando di adattarsi al nuovo contesto, a partire dalla questione linguistica. Un problema che sta accomunando i diversi istituti, i quali, oltre a chiedere l'ausilio dei mediatori linguistici, si adoperano per agevolare l'integrazione. In una scuola media, infatti, gli studenti hanno deciso di andare incontro alla nuova compagna costruendo dei bigliettini multilingue al cui interno è possibile trovare anche la lingua ucraina. Un gesto simbolico di vicinanza al popolo martoriato dalla guerra. Succede nella scuola Dante Alighieri di Mariano Comense, in provincia di Como.

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Studenti aiutano compagna ucraina creando biglietti multilingue

L'idea è stata quella di aiutare la nuova compagna ucraina ad adattarsi al nuovo ambiente scolastico. Il problema della lingua è apparsa da subito come una montagna difficile da valicare, ma gli studenti di terza media hanno pensato bene di aggirare l'ostacolo creando dei bigliettini multilingue con cui poter comunicare in modo semplice e naturale.

"La stiamo aiutando con le lingue straniere creando dei bigliettini con: parole in italiano, inglese, francese e ucraino" - ha raccontato Davide, uno dei compagni, a Skuola.net. "Il nostro traduttore è un altro compagno ucraino che è in Italia da circa 10 anni quindi sa sia l'ucraino che l'italiano".

Studentessa ucraina arriva in Italia e i compagni la aiutano a integrarsi

La giovane studentessa proviene da un paesino urbano a est dell'Ucraina e da qualche giorno è arrivata in Italia, a casa dei nonni che vivevano già nel nostro Paese. "Non parla una parola in italiano" - ci ha raccontato il compagno di scuola - "Ma credo si stia trovando bene". I compagni hanno da subito trovato il modo per comunicare con lei, nonostante la lontananza linguistica, scavalcando il problema con l'utilizzo di bigliettini multilingue. Un modo per tendere la mano e aiutare la coetanea che ha dovuto abbandonare la sua casa e i suoi affetti più cari.