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studentessa figlia di no-vax

I vaccini rappresentano oggi uno dei più grandi temi sui quali la società civile si divide. Da un lato, chi crede nella scienza e nei benefici che essa porta al genere umano, dall'altro c'è invece chi nutre forti dubbi verso le scoperte scientifiche e, in particolare, verso i vaccini anti-covid.

Le cause di questa anti-scienza, sempre più diffusa tra la popolazione italiana e non, sono da ricercare probabilmente nella costante mole di informazioni alla quale siamo tutti esposti ogni giorno; e chi non ha gli strumenti per discernere tra realtà e fake news è spesso vittima di raggiri di natura ideologica. Come nel caso di una studentessa di un liceo romano che vorrebbe vaccinarsi ma non può perché i genitori, convinti no-vax, temono per la sua incolumità.

"Non voglio bruciare la mia adolescenza senza poter fare niente"

La studentessa racconta la sua non facile situazione familiare ad Adkronos: “Purtroppo non sono vaccinata. I miei genitori si preoccupano degli effetti a lungo termine, che possa ammalarmi di chissà cosa a 50 anni, ma io preferisco morire prima e vivere adesso un'adolescenza normale. Non voglio bruciarla così, prigioniera, senza poter far niente. Ma a loro non interessa, dicono che lo fanno per il mio bene”. La ragazza si è ormai arresa anche nel tentare di parlarne a casa, perché quello dei genitori è un “no” categorico: “Io non condivido quello che dicono, perché se lo somministrano vuol dire che un minimo di sicurezza c'è ma preferisco non parlarne più”.

L'appello della studentessa alle scuole

Una situazione che ha gettato nello sconforto la studentessa che, privata della socialità per via delle disposizioni sul Green Pass, ha provato a chiedere aiuto ai professori, tuttavia con scarsi risultati: “Ho provato a parlarne con i professori. Ma mi hanno detto che devo rispettare la scelta dei miei genitori”. E da qui parte l'appello della ragazza agli istituti scolastici, e ai docenti: “Alle scuole vorrei dire che dovrebbero fare delle campagne di sensibilizzazione ai genitori, per fargli capire che sono i nostri primi responsabili ma che anche noi figli così lo diventiamo delle loro scelte, non nostre. Devono fargli capire che così siamo prigioniericonclude.