
Sempre più scuole americane hanno deciso di rendere obbligatorio l’utilizzo degli zaini trasparenti. Una misura volta a contrastare l’introduzione, nelle aule, di armi e di altri oggetti decisamente poco desiderabili.
Un provvedimento dovuto soprattutto all’intensificarsi delle sparatorie all’interno degli ambienti scolastici. Tanto che, come riportato da ‘Il Messaggero’, anche l’amministrazione Biden sta investendo sempre più risorse per combattere il tragico fenomeno.
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Zaini trasparenti per evitare l’introduzione delle armi a scuola
Quest’anno abbiamo assistito a diverse pagine nere della cronaca americana: molte sono state infatti le sparatorie che hanno coinvolto gli ambienti scolastici e universitari, portando in molti casi anche a delle vittime tra i più piccoli. Un fenomeno terribile, da ostacolare in ogni modo e con ogni mezzo. Anche molti istituti scolastici hanno quindi optato per una presa di posizione, rendendo obbligatorio l’utilizzo di zaini trasparenti, che rendano visibile il contenuto. Di certo non si tratta di una misura sufficiente né adeguata per arrivare alla risoluzione del problema, ma potrebbe disincentivare, almeno in parte, l’introduzione di armi da fuoco nelle aule.
Stati Uniti: i dati allarmanti sulle sparatorie a scuola
Gli Stati Uniti sono il Paese che detiene il record di possesso di armi da fuoco. I dati, come fa sapere ‘Il Messaggero’, sono decisamente allarmanti: soltanto quest’anno, ancora in corso, si sono verificate ben 221 sparatorie a scuola. Il totale, nel 2022, era di 305, mentre dieci anni fa si aggiravano intorno alle 34. Insomma, una tendenza la cui crescita appare più che preoccupante. Basti pensare che nelle scuole americane, nel 2022, si sono verificate sparatorie in 300 istituti su quasi 1300. E sebbene le sparatorie in ambiente scolastico abbiano portato a meno dell’1% dei morti da arma da fuoco tra i bambini, i numeri rimangono comunque impressionanti, oltre che tragici. Anche perché stiamo parlando della scuola, un luogo dove la sicurezza dei ragazzi deve essere quantomeno una priorità fondamentale.
Negli ultimi 5 anni, oltretutto, le autorità scolastiche hanno investito in misura maggiore nella sicurezza, non ottenendo però alcun miglioramento: le stragi armate non sono cessate né diminuite. Secondo i dati federali e del Centro Nazionale di Statistica Scolastica, già due terzi degli istituti, su oltre mille scuole, effettuano i controlli all’ingresso. In più, oltre il 43% ha installato dei pulsanti antipanico o degli allarmi invisibili per mettersi in contatto con la polizia in caso di emergenza. Infine, il 78% degli istituti ha provvisto le porte delle aule di serratura.