C.Galgano
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studentessa bocciata per troppe assenza

Una studentessa, iscritta al terzo anno in un liceo scientifico pugliese, ha concluso lo scorso anno scolastico con diverse insufficienze gravi e un cospicuo numero di assenze per motivi di salute, tra cui quelle dovute alla gravidanza

Lo scorso 8 giugno 2024, il consiglio di classe ha deciso di non ammettere la studentessa alla classe successiva, costringendola a ripetere l’anno. Ritenendo ingiusta la bocciatura i genitori hanno fatto ricorso al Tar, che ha emesso una sentenza che cambierà le regole per la valutazione degli studenti con condizioni di salute particolari.

 

Il ricorso al Tar dopo la bocciatura

A quanto sembra, i genitori si sono sempre preoccupati di aggiornare la scuola e i docenti in merito alle condizioni di salute della figlia, giustificando ogni sua assenza con comprovate documentazioni mediche. Secondo loro, quindi, l’istituto, decidendo di non promuovere la ragazza, non avrebbe tenuto in considerazione il suo stato di salute. Per i genitori, i docenti hanno dato peso solamente al rendimento della studentessa nel corso dell’ultimo mese di scuola, senza considerare che, nonostante le difficoltà, la ragazza sia comunque riuscita a raggiungere la sufficienza in molte materie. La famiglia, ritenendo ingiusta la decisione del consiglio di classe, ha deciso di rivolgersi direttamente al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia.

 

La sentenza

Il 5 settembre 2024 il Tar ha emesso la sentenza definitiva in seguito al ricorso che i genitori hanno presentato contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il liceo scientifico. Il Tribunale Amministrativo ha rilevato che la scuola non ha mai avviato il percorso di recupero scolastico previsto in questi casi, rendendo così illegittima la bocciatura. Inoltre, l’istituto avrebbe comunicato l’andamento negativo della ragazza con un preavviso insufficiente, impedendo alla famiglia di intervenire prima della fine dell’anno scolastico. Il Tar ha anche riconosciuto come illegittima la valutazione della studentessa, che ha tenuto conto solamente dei voti ottenuti nell’ultimo mese di lezione e non della media generale dell’intero anno.

Il Tar ha sottolineato come i docenti non abbiano tenuto conto dello stato di salute e della gravidanza della ragazza, che ha tentato comunque di recuperare le insufficienze e documentato ogni sua assenza. 

Data pubblicazione 13 Settembre 2024, Ore 12:15
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