
“Questa borsa di studio serve più a loro che a me. Quelle bimbe rimaste senza madre avranno una vita difficile. Il mio pensiero anche se si tratta di piccola cosa, era il minimo che potessi fare” queste le parole dello studente, raggiunto dai microfoni di Gazzettino.it.
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Il gesto e l'incontro tra le famiglie
Un gesto esemplare da parte di un ottimo studente dotato di una grande sensibilità: “Ho vinto la prima borsa di studio in terza superiore e ho già vissuto la gioia di essere premiato. Quando la scuola mi ha comunicato che avevo vinto una secondo borsa di studio era appena successa la tragedia di Sara e Jessica, uccise per colpa di un uomo che le aveva investite e poi era fuggito. L’idea di donare a loro la mia borsa di studio è scattata subito. Poi i miei l’hanno condivisa e mi hanno dato una mano a renderla possibile” rivela Eros senza nascondere l'emozione.Per questo motivo, lo zio della donna, e papà di sua cugina, entrambe morte nell'incidente, ha voluto incontrare personalmente il ragazzo e la sua famiglia per ringraziarli: “Il gesto di questo ragazzo mi ha commosso. Anche mia figlia l’avrebbe fatto. Sono molto contento che ci siano ancora ragazzi con la testa sulle spalle, che pensano al prossimo”. Un incontro commovente tra le due famiglie e rimasto impresso nella mente della mamma del giovane Eros, piacevolmente sorpresa dall'animo di un uomo che ha perso tutto e che anche nella tragedia conserva la propria dignità: “È un uomo incredibile, noi non meritiamo attenzione. L’insegnamento ce lo sta dando lui. Ce l’ho davanti agli occhi la sedia dov’era seduto Alain, quell’uomo aveva una luce dietro. Da ieri dico che era l’angelo di sua figlia. È riuscito a trasmettere luce di fronte a tanta sofferenza” ha detto la donna al quotidiano.