Andrea Carlino
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In risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo agli episodi di violenza di genere che hanno sconvolto l’opinione pubblica, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è in procinto di varare un circolare con alcune linee guida. Vediamo meglio nel dettaglio di cosa si tratta.

Gli studenti saliranno in cattedra

Secondo la roadmap delineata dal Ministero, nella circolare si chiederà alle scuole di inserire il tema dell’educazione al genere e della lotta contro gli abusi all'interno del curriculum scolastico, non limitandosi alla sola giornata contro la violenza sulle donne. La grande novità è nel metodo: saranno gli studenti stessi a "salire in cattedra".

Cultura del rispetto

La necessità di questa svolta è stata avvertita con urgenza, soprattutto in seguito a tragici episodi come quelli di Palermo e Caivano. Al di là dell'inasprimento delle norme penali, la soluzione risiede anche nell’educazione. I giovani devono comprendere, sin dall'adolescenza, l'importanza delle parole "consenso" e "rispetto" nella sfera sessuale.

Peer education

La proposta innovativa del ministro Valditara si basa sull'approccio della "peer education", ovvero l'educazione tra pari. Gli studenti saranno divisi in gruppi e ogni gruppo si dedicherà ad un aspetto specifico della violenza di genere, dalla consapevolezza delle conseguenze penali alla storia e sociologia del fenomeno. Questo metodo di apprendimento ha un doppio vantaggio: responsabilizza gli studenti rendendoli protagonisti del processo educativo e mantiene alta l'attenzione, visto che i temi vengono esplorati in un linguaggio diretto e comprensibile.

Previsti anche interventi di esperti

Naturalmente, affianco a questi momenti "autogestiti", saranno previsti interventi di professionisti del settore, come psicologi e avvocati, per chiarire le diverse sfaccettature e le conseguenze della violenza di genere.

Strumenti necessari contro la violenza

Nel contesto attuale, in cui episodi di violenza scuotono l'opinione pubblica, l'iniziativa del Ministro Valditara rappresenta un passo coraggioso e necessario. È attraverso l'educazione e l'attiva partecipazione degli studenti che si può sperare di creare una società più rispettosa e consapevole. Educare i giovani significa dotarli degli strumenti necessari per riconoscere e contrastare le dinamiche di violenza e discriminazione.

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