.jpg)
-
Leggi anche:
- Quando è il primo giorno di scuola dell'anno 2023/24?
- Posso essere promosso se non recupero il debito scolastico?
- Calendario scolastico 2023 2024 Sicilia: inizio scuola, vacanze, date
La crisi di Filippo e la sospensione
Filippo, 17 anni, ha frequentato un liceo statale di Ariccia, indirizzo Scienze umane. L’istituto era stato selezionato proprio perché “aveva la fama di scuola inclusiva”, come ha dichiarato la madre intervistata da ‘La Repubblica’. Eppure, le aspettative non sono state soddisfatte: “Fin da subito ho avuto delle titubanze sulle modalità con le quali la scuola avrebbe messo in pratica le indicazioni ricevute da noi e dalla specialista. Avevo intuito bene. Pochi giorni dopo arriviamo al punto di non ritorno”. E il 13 febbraio, infatti, Filippo è andato incontro a una crisi violenta. Da qui l’incidente: “La sua docente di sostegno, per timore che si potesse fare male, si interpone tra lui e una parete, prendendo una testata sullo zigomo”.
Bocciato “per elevato numero di assenze”, ma la madre non ci sta
Un episodio che ha avuto conseguenze sulla stessa carriera scolastica di Filippo, che è stato sospeso senza scadenza di tempo, come ha fatto sapere Barbara. Una decisione che, attraverso l’ausilio dell’avvocato, la madre ha deciso di contestare. Passano i giorni e le settimane e la situazione precipita: “Il 14 marzo si tiene una riunione con la scuola, la Asl, un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, la cooperativa, gli avvocati e la specialista che segue Filippo. In quella sede la scuola ci dice di non avere figure adeguate per nostro figlio”, racconta la donna. “Da lì, e fino al 13 giugno, i legali inviano alle parti coinvolte richiesta di aggiornamenti per far rientrare mio figlio a scuola. Ma riceviamo risposte talvolta imbarazzanti. Alla fine Filippo viene bocciato “per elevato numero di assenze”, come scopriamo dall’accesso agli atti. Una stortura, visto che è stato proprio l’istituto a fargli perdere tempo”.La madre Barbara allora non ci sta. Per lei, si tratta infatti di una condotta del tutto discriminante. Per questo, fa sapere: “Siamo disposti a far valere i suoi diritti nelle sedi opportune. Vogliamo risposte. E un sistema realmente inclusivo per Filippo e per gli altri alunni”.