
All'appello mancano infatti circa 200mila docenti, e sono già molti i disagi registrati in alcune scuole, costrette a rimediare al problema anticipando la fine delle lezioni.
Inoltre, si lamenta una forte scarsità di insegnanti di sostegno: una situazione che aggrava ulteriormente le condizioni degli studenti disabili. Il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso si è espresso al riguardo, promettendo un cambio di rotta qualora il centro-destra vincesse le elezioni.
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Mancano gli insegnanti di sostegno, Sasso: “Investire sulla formazione dei docenti di sostegno”
”L'inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico celebra giustamente il ritorno in classe degli studenti senza le restrizioni a lungo imposte dalla pandemia. Ma abbiamo il dovere di non illudere la nostra comunità che tutto vada bene e non ci siano criticità” ha scritto il sottosegretario della Lega in un post su Facebook. ”Da giorni sono sommerso da segnalazioni sulla mancata copertura di cattedre di sostegno, cosa che sta costringendo gli alunni con disabilità a osservare orari di lezione ridotti. Avevo lanciato l'allarme già mesi fa: non è possibile che uno Stato civile neghi il diritto costituzionale all'istruzione a qualcuno perché non si riesce a colmare la distanza tra domanda e offerta di docenti specializzati”.Ma in caso di vittoria del centro-destra però, Sasso promette un cambio di rotta: ”Non appena si sarà insediato, il Governo di centrodestra aumenterà l'offerta formativa da parte delle università, che al momento non riescono a tenere il passo con l'incremento del numero di studenti disabili. Ci sarà poi da affrontare il tema delle stabilizzazioni, aumentando il numero dei docenti di sostegno di ruolo e, di conseguenza, attenuando la frequenza degli avvicendamenti per ciascuna cattedra” spiega Sasso. Eliminare le barriere di apprendimento per gli studenti disabili, e investire sulla formazione dei docenti, sembrano essere tra le priorità della Lega: ”Per garantire la continuità didattica, importante per qualsiasi studente ma assolutamente fondamentale per chi vive una condizione più complessa, c’è bisogno che gli insegnanti siano di più e abbiano le competenze necessarie: nell'ultimo anno scolastico, appena il 17% delle supplenze, 18.000 sul totale di 105.000, è stato svolto da chi era in possesso di specifiche abilitazioni” conclude Sasso.