
Il crollo si è verificato il 27 di dicembre, quando per fortuna gli studenti erano a casa per via della pausa natalizia.
Siamo a Cesano Boscone, comune della città metropolitana di Milano, in Lombardia. La gravità del caso ha attirato l’interesse dei politici.
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Il soffitto crollato a scuola arriva in parlamento
All'interno della scuola statale primaria Piero Gobetti, il controsoffitto dell’aula adibita a mensa è venuto giù il 27 di dicembre. Gli studenti sono stati fortunati, anche se parlare di fortuna in casi come questi fa sempre un po’ storcere il naso.Il caso è diventato oggetto di un’interrogazione parlamentare, depositata da Fabio Raimondo, deputato e consigliere comunale intervistato da pocketnews.it. “Fortunatamente”, spiega il politico, “il crollo non ha provocato il ferimento di alunni, insegnanti e personale scolastico perché la scuola era chiusa per le festività natalizie. E a tal proposito, sarebbe opportuno verificare se siano state compiute da parte dell’Amministrazione comunale, proprietaria dell’edificio, tutte le attività di messa in sicurezza in vista della riapertura della scuola avvenuta oggi 9 gennaio 2022”.
“Quanto accaduto a Cesano Boscone”, ha dichiarato poi Raimondo, “unitamente ad altre situazioni verificatesi negli ultimi anni in diverse scuole d’Italia, ripropone la necessità di avviare un’attività di monitoraggio della messa in sicurezza degli edifici scolastici. Proprio per questo motivo, questa mattina ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, chiedendo se sia a conoscenza di quanto accaduto nella scuola statale primaria Piero Gobetti di Cesano Boscone, quali iniziative, per quanto di competenza, abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di potenziare il sistema dei controlli della messa in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado e quali investimenti siano stati previsti per la messa in sicurezza delle scuole italiane”.
Intervengono sul caso anche i consiglieri comunali Simona Sanfelici e Simone Bianchi, dando a pocketnews.it notizie circa la situazione attuale: “Da quanto ci riferiscono stamattina i genitori, la ripresa odierna dell’attività scolastica è avvenuta con gli spazi ancora occupati dai materiali utilizzati dagli operai durante gli interventi di ripristino ed un insopportabile odore di muffa che sta pregiudicando il regolare svolgimento delle attività”.
La disponibilità del Ministero ad intervenire
Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, recepisce la notizia dicendosi disponibile all’intervento: “Sicuramente verificheremo ciò che viene richiesto nell’interrogazione presentata da Raimondo e altrettanto sicuramente mi rendo disponibile ad effettuare personalmente sopralluoghi presso i plessi scolastici che lo necessitino”.I fondi messi in campo per l’edilizia scolastica, attraverso il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono aumentati da 710 milioni a oltre 2 miliardi di euro. Risorse nazionali che verranno investiti per la messa in sicurezza, la riqualifica degli edifici scolastici, adeguamento sismico, antincendio e rimozione delle barriere architettoniche.
“Un maxi-piano per le scuole italiane che ne hanno un urgente bisogno”, spiega Frassinetti, “considerando che il 59,2% degli edifici scolastici (40.221) è senza certificato di agibilità, 42% senza certificato collaudo, 57,7% senza certificato prevenzione incendi, 46,6% non conosce lo stato di adeguamento sismico del proprio istituto”.