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Nuova ordinanza ministeriale: temporanea interruzione delle vaccinazioni per il personale docente e Ata per dare priorità ad anziani e categorie fragili

La campagna vaccinale rivolta al personale docente e Ata, avviata nelle scorse settimane in tutta Italia, sembra aver subito un momentaneo arresto per far fronte alla priorità di salvaguardare le fasce più anziane della popolazione e quelle che già presentano patologie pregresse, entrambe tra le più colpite dal Covid-19.


Poiché il tasso di mortalità quotidiano non sembra infatti calare, soprattutto fra gli over 80, il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Figliuolo, con il consenso del Governo, nell’ordinanza n. 6/2021 ha stabilito l’immediata interruzione delle dosi del vaccino AstraZeneca al personale scolastico, per indirizzarle invece alle persone ritenute più fragili ed esposte ai rischi in caso di contagio.

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Nonostante il Governo consideri il personale scolastico una tra le maggiori categorie a rischio, l’andamento dei contagi e l’incisione delle morti sulla fascia più fragile della popolazione ha motivato la decisione di dare precedenza per le vaccinazioni degli over 80 e di chi presenta già altre patologie, sospendendo dunque di fatto la campagna vaccinale delle comunità scolastiche.
L’ordinanza ha però chiarito che questa momentanea interruzione riguarda soltanto il personale in attesa di ricevere la prima dose di vaccino, mentre per coloro che devono effettuare il richiamo, non ci saranno ritardi o impedimenti di alcun tipo.
A questa ordinanza si aggiunge inoltre anche la recente decisione del Governo e del Ministero della Salute di sospendere la somministrazione di AstraZeneca alle donne under 60, a causa delle recenti morti di alcune giovani pazienti provocate dal vaccino.

Una sospensione che crea confusione e apprensione: le parole di Rusconi

Come riporta Il Corriere della Sera, citato anche da La Tecnica della Scuola, i tempi di questo rinvio potrebbero variare tra le diverse Regioni, anche se questa decisione presa proprio “nei giorni in cui ritornano in presenza 8 studenti su 10 rischia di aggiungere confusione”.
Inoltre, poiché mancano due mesi alla fine dell’anno scolastico, se questo rinvio dovesse protrarsi per troppe settimane, molti docenti potrebbero rischiare di non essere vaccinati affatto entro il termine delle lezioni.
A tale proposito, anche Mario Rusconi, Presidente Anp Lazio e Roma, ha rilasciato una breve intervista a La Tecnica della Scuola, in cui ha commentato con parole di perplessità e apprensione le decisioni prese dal Governo riguardo alla sospensione del vaccino a docenti e Ata: “Siamo un po’ sconcertati, perché mancava una piccola parte del personale da vaccinare: non più di 200 – 300 mila lavoratori. Ancora pochissimi giorni e si poteva completare tutto. Invece una parte di loro si ritroverà in classe senza copertura”.
In queste settimane infatti la somministrazione dei vaccini al personale scolastico è proseguita in modo spedito, lasciandone priva solo una residua parte (il 20%). Se dunque circa 1 milione e 100mila fra docenti e Ata si sono già sottoposti alla vaccinazione, secondo Rusconi quella piccola parte residua doveva essere trattata in modo ugualmente prioritario poiché la categoria dei docenti è effettivamente esposta ad un alto rischio di contagio: “Un insegnante si ritrova a lavorare ad una distanza ravvicinata con gli alunni ed in ambienti non certo aperti: i rischi che corre non sono nemmeno paragonabili ad un docente universitario o ad un avvocato”.
Presa coscienza della situazione attuale, se da una parte Rusconi si mostra preoccupato, dall’altra auspica che la ripresa delle vaccinazioni al personale scolastico proseguirà al più presto, sottolineando che sicuramente il suo andamento dipenderà dalle singole Regioni: “Accadrà che passeranno alcune settimane prima di riprendere le vaccinazioni al personale scolastico. A quanto ci risulta, però, ci sono delle Regioni dove la situazione è più fluida: nel Lazio, ad esempio, si è andati spediti e lo stop per completare la campagna vaccinale su docenti e Ata potrebbe essere ridotto a pochi giorni”.

Guarda il video con le regole anti Covid-19 da seguire a scuola: