
Dall’inizio dell’anno sono state finalmente distribuite le prime dosi del vaccino contro il Covid-19. Come è stato più volte dichiarato dal Governo, la precedenza delle vaccinazioni è stata data alle fasce più fragili della popolazione, anziani ricoverati nelle Rsa e persone con patologie del sistema immunitario, e a chi è in prima linea nella lotta al virus quindi personale sanitario.
Dall’arrivo del vaccino in Italia si è aperto sin da subito il dibattito sulla priorità di estendere il prima possibile le vaccinazioni al personale scolastico, ritenuto a rischio per la vicinanza quotidiana con molti di studenti, soprattutto ora che la didattica alle superiori è tornata in presenza al 50%.
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Priorità di vaccinazioni per il personale scolastico: precedenza ai lavoratori più fragili
Il personale scolastico sarà una delle categorie ritenute prioritarie per la vaccinazione. A confermare la notizia è lo stesso Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri che, in una recente intervista a "Tg Zero" di Radio Capital, ha dichiarato che i lavoratori della scuola saranno prossimi alle vaccinazioni. Anche in questo caso ovviamente sarà data precedenza assoluta ai lavoratori più fragili, quindi quelli più anziani o che siano già affetti da patologie.
Anche Ansa riporta la notizia di una valutazione del piano vaccinale di cui le Regioni in queste ore stanno discutendo: secondo quanto stabilisce la bozza di questo piano, dopo gli anziani, i docenti e il personale Ata saranno i prossimi a ricevere il vaccino.
Tra i servizi essenziali che devono essere tutelati per primi a livello sanitario si annovera dunque anche la scuola, accanto alle forze dell’ordine, alla polizia penitenziaria e al personale che gestisce qualsiasi tipo di comunità.
Guarda il video con le proteste degli studenti per il ritorno a scuola al 50%: