
L'impegno, se accompagnato da talento e determinazione, non ha limiti di età, e lo dimostra la storia di Simone D’Agostino, che a soli 19 anni è già un professore di ruolo in una scuola superiore.
Un’età in cui molti studenti stanno ancora devono prendere la Maturità o hanno appena iniziato l'università. Simone, invece, ha già la sua cattedra e si trova a insegnare a studenti che sono quasi suoi coetanei.
Un percorso, il suo, che lo ha visto bruciare le tappe, diplomandosi in anticipo e puntando dritto all'obiettivo: l'insegnamento. La sua bravura è stata messa alla prova in un concorso nazionale per docenti, dove si è classificato in una posizione di altissimo livello.
Il percorso per il ruolo
La carriera da studente di Simone è stata rapidissima: si è diplomato con il massimo dei voti, 100, grazie all’abbreviazione per merito, concludendo la scuola superiore un anno prima rispetto al normale.
Una volta diplomato, aveva già le idee chiare: diventare insegnante superando il concorso per docenti. Così nel 2024 si iscrive al concorso Pnrr2 superando le tre prove previste dalla selezione.
Il risultato è stato eccellente. Si è classificato undicesimo, su circa 1.200 partecipanti, nella graduatoria regionale della Lombardia per la sua classe di concorso, la B016 (Laboratori di scienze e tecnologie informatiche).
Dopo l'esito del concorso e un corso di circa tre mesi, a giugno di quest'anno è arrivata per lui l’abilitazione all'insegnamento. E a metà novembre ha iniziato a prendere servizio all’ISISS Valle Seriana di Gazzaniga (BG).
Ma non è finita qui: contemporaneamente, ha anche iniziato il corso di laurea in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano, definendolo "pesante, ma interessante per me“.
Attualmente non riesce a frequentare le lezioni a causa dell'impegno scolastico, ma si dedica allo studio per gli esami universitari nel pomeriggio. Inoltre, non esclude che un giorno "passerò a docente teorico A041".
In cattedra, ma vicino agli studenti
Una delle sfide più interessanti per un prof così giovane è sicuramente il rapporto con gli studenti, ma Simone sembra cavarsela alla grande.
"Mi trovo molto bene con gli studenti. Con i ragazzi di quinta, in particolare, quasi miei coetanei, riesco a relazionarmi facilmente”, racconta il giovane itp (insegnante tecnico-pratico). E aggiunge: “Sono molto maturi e rispettano la figura del docente”.
Simone insegna in diverse sezioni e precisa: “In realtà mi trovo bene in tutte le classi, ho tre prime, tre quarte e tre quinte. Le prime, si sa, sono più movimentate, ma si riesce comunque a lavorare in laboratorio“.