
In occasione della Giornata della Memoria, la docente di italiano aveva commissionato un tema da svolgere in classe: l'insegnante - sbalordita nel leggere il contenuto di quell'unica riga al termine dell'attività – ha immediatamente allertato la preside della scuola. E come si legge su “La Repubblica”, la dirigente scolastica non è rimasta con le mani in mano ma anzi ha subito diramato una circolare.
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Frase shock sulla Shoah, la preside: “Analfabetismo affettivo fenomeno sottovalutato”
“Dobbiamo trovare le parole per evitare che quella ignobile frase, graffiata su un foglio bianco, passi inosservata. Abbiamo da educatori il dovere di accogliere e rilanciare. Sempre più spesso – ricorda la preside - si mostrano incapaci di cogliere le emozioni, di entrare in sintonia con i drammi dell’altro, di mostrare empatia. È una vera patologia, l’alexitimia, ma se ne parla poco”. La dirigente scolastica ha anche aggiunto: ”Quale che sia la risposta, la gravità di questo che gli esperti definiscono lo analfabetismo affettivo apre le porte a comportamenti, nella vita dei ragazzi, inclini alla violenza, alla provocazione, all’aggressione verbale e fisica. Parlare a scuola della Shoah serve anche a scongiurare questo tipo di condotte”.La notizia – arrivata anche nelle sedi istituzionale – ha riscosso un certo clamore, ma non tra tutti come sembra. Il primo ad esprimere il proprio disappunto per la frase dello studente è stato Fulvio Martusciello - europarlamentare e coordinatore di Forza Italia della Regione Campania – che ha commentato così l'accaduto: ”Possibile che nessuno provi indignazione di fronte al tema dell’alunno sul giorno della memoria? Il ragazzo andrebbe bocciato senza indugi. È incredibile che nessun consigliere comunale proferisca parola su quanto accaduto. Il sindaco ha forse perso la voce? Chiediamo provvedimenti esemplari. Quel tema è una vergogna nazionale che ci fa rabbrividire” ha concluso l'esponente forzista.