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coronavirus scuole chiuse

Oltre 40 mila le scuole italiane chiuse e circa otto milioni e mezzo di studenti a casa dagli istituti. Si torna tra i banchi, salvo nuove misure, lunedì 16 marzo. Ma che cosa succede con questa situazione in corso? Tanti, infatti, sono gli interrogativi sul settore istruzione: dalla validità dell’anno scolastico alla data di fine
anno, passando per gli esami di Maturità.

Ecco gli scenari che si potrebbero aprire nelle prossime settimane.

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L’anno scolastico rimane valido?

Affinché l’anno scolastico sia valido sono necessari almeno 200 giorni di lezione. Ma, in un decreto già approvato in Consiglio dei ministri dopo l’esplosione del virus, si è sottolineato il concetto di “chiusura per forza maggiore”, che condona le assenze degli studenti dovute all’allerta. Nessuno, quindi, rischia l’anno scolastico per le assenze di questo periodo in emergenza.

Le lezioni saranno recuperate a giugno?

Al momento il ministero dell’Istruzione non si è espresso sulla possibilità di recupero a giugno dei giorni di sospensione della didattica, né sull’ipotesi di intervenire sul calendario delle vacanze di Pasqua. Tante però le proposte in questo senso. Matteo Salvini ha recentemente chiesto di prolungare l’anno scolastico a giugno inoltrato, mentre il sindaco di Benevento Clemente Mastella avrebbe chiesto di tenere le scuole chiuse per un mese, per poi recuperare le lezioni a giugno. In realtà, modificare in questo modo il calendario scolastico avrebbe i suoi costi, anche organizzativi.

Didattica a distanza, la strategia per salvare l’anno

La ministra dell’Istruzione Azzolina, così come il ministro dell'Università e della Ricerca Manfredi, sembrano piuttosto puntare sulla didattica ‘a distanza’, per mantenere la continuità dell’istruzione. Così il MI ha convocato una task force per elaborare strategie puntuali per mettere a disposizione delle scuole gli strumenti più
opportuni per organizzarsi con lezioni e verifiche telematiche, inaugurando inoltre una pagina web preparata per questo scopo, in modo che il servizio pubblico essenziale sia garantito a tutti. Diversi anche i casi di università che stanno continuando le sedute di laurea, gli esami e le lezioni in modalità telematica: tra le altre, l’Università di Padova, l’Alma Mater di Bologna, la Bicocca di Milano.

Maturità 2020, piano di emergenza e ipotesi solo orali

Molti più dubbi sul destino dell’esame di Stato, che tra pochi mesi attende gli studenti di quinta superiore. Al momento non sembra che la maturità 2020 sia a rischio. Azzolina, durante una recente intervista, ha parlato di un piano di emergenza per salvare le prove finali, nonostante le chiusure. Non è ancora dato sapere quale siano i contenuti di queste possibili misure straordinarie, ma in questo senso potrebbe tornare utile l’esperienza dei territori colpiti da sisma, dove le attività didattiche furono sospese per mesi interi e dove gli studenti sostennero gli esami con solo prove orali. Si sta parlando molto di questa eventualità, anche se il MI non ha ancora chiarito le sue intenzioni.

Prove INVALSI, cosa succede con le chiusure?

Intanto, anche le Prove INVALSI - calendarizzate proprio in questi giorni, e obbligatorie per tutti i maturandi come requisito di ammissione all’esame di Stato - sono state a loro volta sospese fino al 15 marzo, come conseguenza della chiusura delle scuole. Su questo, tuttavia, lo stesso Istituto ha tranquillizzato tutti, visto che la finestra a disposizione per far svolgere le prove è ampia (c’è tempo fino al 31 marzo), ma non escludendo la possibilità di riorganizzare con le scuole il calendario di somministrazione. Magari sfruttando la sessione suppletiva di maggio.