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La scuola rifiuta l'iscrizione dello studente con disabilità, è polemica articolo

Sperava di iscriversi in un noto liceo di Firenze per poter frequentare l'indirizzo musicale, poi è arrivata la doccia fredda da parte della scuola.

Una vicenda che vede coinvolti la scuola del capoluogo fiorentino e una famiglia: da un lato i genitori denunciano la mancata accoglienza della domanda d'iscrizione del figlio, un ragazzo affetto da emiparesi motoria, dall'altro, la scuola fa presente che c'è stato un errore nella compilazione dei moduli di ammissione da parte degli stessi genitori.

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Il tira e molla tra scuola e famiglia

"Ci hanno detto che non potevano prenderlo perché gli manca il personale Ata” spiega la mamma dell'alunno a 'La Repubblica'. Tutto è iniziato quando la famiglia dello studente disabile ha inviato la domanda d'iscrizione: la scuola ha contattato i due genitori evidenziando un primo errore di compilazione (mancava il secondo istituto di preferenza), ma ha anche respinto – a voce – la domanda: “Ci hanno detto che era necessaria l’assistenza di base, ma che loro non erano attrezzati perché non hanno il personale apposito e che avremmo quindi dovuto rivolgerci altrove”.

Eppure, come spiega il padre, il ragazzo non avrebbe bisogno di un'assistenza continua: “Si muove da solo, può fare le scale tranquillamente, usa la tecnologia e sa relazionarsi  ha però delle difficoltà in più rispetto ai suoi coetanei ed ha bisogno dell’insegnante di sostegno”. Un tira e molla che si è protratto a lungo, fino a quando – a due giorni dalla scadenza delle iscrizioni – la famiglia ha dovuto optare per un'alternativa: “L'abbiamo dovuto segnare a un altro istituto dove però lo hanno accolto subito con piacere, dicendo che si sarebbero attrezzati per riceverlo. Non riusciamo a capire, a prescindere dal caso di nostro figlio e da eventuali nostri errori, come sia possibile che nel 2024 una scuola dica che non è in grado di avere uno studente disabile. Diventa difficile da digerire, ci lascia perplessi. Non ce l’aspettavamo”.

Le motivazioni della scuola e il possibile "malinteso"

 

Poi aggiunge: “Mio figlio voleva fare l’indirizzo musicale, i nonni lo portano a lezioni private di pianoforte, ha provato anche la chitarra. Non l’ha presa bene e ci è rimasto molto male. Più lui di noi”. Raggiunto dai microfoni de 'La Repubblica', il vicepreside dell'istituto fiorentino ha spiegato le motivazioni della scuola: “Nella domanda inviataci dalla famiglia veniva indicato che lo studente non era autonomo. In quel caso serve del personale specifico che segua questi studenti. E noi non lo abbiamo. Ho chiamato la madre del ragazzo per spiegarlo, lei mi ha detto che invece era autonomo. Ho detto di rinviarmi la domanda sistemata. Verificherò se alla fine mi è stata rimandata”.

Data pubblicazione 12 Febbraio 2024, Ore 6:16
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